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Giovanni Fratini polemizza con il Corpo Forestale per il sequestro di Spartaia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 01 marzo 2004

Sui quotidiani Elbareport di sabato 21 e Il Tirreno di domenica 22 febbraio è stata riportata la notizia di un sequestro effettuato dalla Guardia Forestale di Marciana Marina in loc.Spartaia. Peraltro sul quotidiano Il Tirreno la notizia è stata data non correttamente. Vi si parla di “ampliamento di strutture” o, meglio, di “raddoppio di volumi”, quando in realtà, anche dal rapporto che il Comune ha ricevuto dalla Forestale, gli abusi consistono solo in opere esterne senza alcun aumento delle volumetrie esistenti a suo tempo oltretutto legittimamente autorizzate. Ma la ragione di questo mio intervento sulla vicenda è altra. Da quando mi è stata attribuita la responsabilità del servizio di edilizia privata, dalla metà di settembre dello scorso anno, sono stati emessi 24 provvedimenti sanzionatori tra ordinanze di sospensione dei lavori e di demolizione e sono state annullate 4 concessioni edilizie. Di tutto questo non è mai stata data notizia alla stampa, ma solo alle Amministrazioni competenti e alla Procura della Repubblica. I sequestri di cantiere, invece, appaiono sempre sulla stampa. E si distingue in particolare la Guardia forestale, a cui evidentemente piace essere spesso sulla ribalta della cronaca locale; apparire come l’unico Organo di polizia giudiziaria fortemente impegnato nel colpire l’abusivismo edilizio “ con stretti ed intensi controlli” come si legge nell’articolo apparso su Il Tirreno di domenica 22 febbraio. La smania di protagonismo, da tempo, ha preso talmente la mano che non si rispettano neppure quelle elementari norme di correttezza che dovrebbero caratterizzare i rapporti tra una Amministrazione comunale e gli Organi di polizia giudiziaria e si trascura di osservare correttamente quanto stabilisce la legge in materia di vigilanza edilizia. Nel caso degli abusi accertati in località Spartaia devo dire che il rapporto della Forestale, redatto in data 09 febbraio, è pervenuto stranamente al protocollo del Comune dopo ben 10 giorni e cioè giovedì 19. Eppure tra la sede del Comando Stazione di Marciana Marina e la sede del Comune di Marciana la distanza è di circa 4 chilometri e poi esistono anche i fax! Aggiungo che l’art.27 del Testo unico sull’edilizia fa obbligo agli Organi di polizia giudiziaria di informare immediatamente oltre che l’Autorità giudiziaria anche il Dirigente del competente ufficio comunale.Ma c’è di più. L’Ufficio di polizia municipale, nella mattina di lunedì 23, stava predisponendo l’ordinanza di sospensione dei lavori, ma ho dovuto invitare detto Ufficio a soprassedere avendo avuto notizia, nella giornata di sabato 21, da un quotidiano on line, dell’avvenuto sequestro del cantiere. In altre parole venerdì 20 è stato effettuato il sequestro senza dare alcuna comunicazione alla Amministrazione comunale. La stampa è stata invece subito puntualmente informata. Devo inoltre chiarire che si tratta solo di opere esterne ( e non di ampliamento di volumi) per le quali nel settembre dello scorso anno la proprietà aveva presentato domanda di variante alla concessione originaria, variante che non è stata ancora autorizzata per quanto notoriamente successo e quindi mi chiedo, tra l’altro, se era proprio necessario utilizzare la misura penale del sequestro cautelativo e non solo quella amministrativa dell’ordine di sospensione dei lavori, così come prevede del resto il citato art.27 del Testo unico. Ho comunque già incaricato l’Ufficio di Polizia municipale di richiedere alla Magistratura l’accesso al cantiere per accertare meglio l’entità degli abusi commessi, data anche la poca chiarezza del rapporto ricevuto dalla Forestale. Credo di poter anticipare, avendo già visionato la domanda di variante, che le opere potranno essere in buona parte sanate. E alla fine verrà fuori che si sarà fatto “tanto rumore per nulla “, come è già successo in altri casi.


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