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A Sciambere: Lettera a Katia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 27 febbraio 2004

Ciao a tutti, condivido quello che avete scritto sul Sig. Trantino, però vorrei aggiungere un' altra osservazione, così si ride anche di più (per non piangere!): Il Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri ha ribadito che la Sinistra ha comunque la responasabilità morale di avere dato i soldi ad un dittatore, quindi i lavori della Commissione Telekom-Serbia devono andare avanti. Si potrebbe domandare a Silvio come fa uno che la pensa così ad essere tanto amico e ammiratore degli Amarikani. Per esempio: chi ha avuto a che fare con Pinochet e gli altri dittatori sud-americani (vedi Argentina, Panama ecc. ecc.)? Chi ha venduto armi (di vari tipi) a Saddam? Chi è ancora in affari con la famiglia Bin Laden? L' elenco potrebbe durare all'infinito, ma non vorrei che ci venisse mal di pancia dalla troppe risate, quindi per oggi basta così! Ciao Katia Cara Katia Nel frattempo quest'uomo ne ha sparata un'altra mica male, commentando i blitz ispettivo presso le società del calcio (tra le quali ovviasmente anche quella di sua proprietà): "Ci stiamo avviando allegramente verso uno stato di polizia", facendoci ancora una volta capire il suo intendimento sui somministratori di giustizia che, abbiano la toga o la divisa, ad un criterio si debbono uniformare: non devono rompere i coglioni a Silvio, ai suoi amici, ai suoi leccapiedi, alle sue aziende, ai suoi interessi, ai suoi svaghi, alle sue squadre di calcio, altrimenti sono comunisti. Ora, credo che tu Katia abbia commesso un errore, contestando una favata presidenziale e opponendogli la logica, come magari fai ogni giorno, sperando che ciò sia sufficiente a far maturare più sani convincimenti nei tuoi simili. Ma Berlusconi e soprattutto chi lo ha votato senza guadagnarci niente trascendono la logica. Ad esempio ad uno che ti dichiara che aumenterà le pensioni, diminuirà le tasse e migliorerà i servizi la risposta più pertinente e logica da dare, almeno nelle nostre plaghe sarebbe: "Sì .. e poi un po' di culo e un fiasco d'olio" non mandarlo a Palazzo Chigi. Personalmente aggiungo che a me fanno più paura dei Berlusconi i Berluscloni, quelli in cui inciampiamo io e te ogni giorno, le sue repliche in sedicesimo sparse sul territorio: corretti nel dire (congiuntivi a cazzo ma mai una parolaccia) e volgari nel pensare, prepotenti, biliosi, ignoranti e illogici, costoro fuori e dentro la Cassa delle Libertà tutti convinti che il valore di una donna o di un uomo si misuri dal numero di carte di credito, dalla cilindrata dell'auto, dai lussi che può permettersi, dal suo avere piuttosto che dal suo essere. Sai che c'è Katia, mi ronzano in testa due finali di questa lettera costituiti da parole prese a prestito da due cantautori, te li propongo entrambi, Il primo è di Angelo Branduardi: "Vai cercando qua - vai cercando là - ma quando la morte ti troverà - dei pensieri tuoi cosa resterà? - Vanità di vanità" L'altro l'ho citato appena qualche giorno fa ed è di Bobo Rondelli: "Ora basta .. stai zitto .. chetati .. levati di 'ulo .. sennò ti si dà foho!"