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Del Chicchero e delle pene

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 27 febbraio 2004

Vedo sul grande e insostituibile Elbareport, autenticamente informativo e liberale dato che consente a tutti, me per primo, di esprimere pareri di ogni tipo, la foto del Chicchero in disuso, abbandonato come una scarpa vecchia sulla battigia di San Giovanni. La mente corre ad alcuni anni or sono quando vivevo e lavoravo all’Hotel Airone. Il solo albergo forniva tantissimi clienti al Chicchero, specialmente la sera. Moltissimi Ospiti Elbani lo usavano altresì lasciando comodamente la macchina in parcheggio nella zona antistante il luogo partenza del Chicchero. Certamente non si diventava ricchi con il servizio traghettuale (L’unico traghetto che non riusciva ad arricchire i proprietari) essendo obbligatorio a bordo la presenza del comandante e del secondo, quasi fosse un transatlantico. Ma giustamente la sicurezza va pagata. Il Comune, anziché aiutare chi gestiva la barca, pretendeva dai gestori un forte contributo economico che alla fine toglieva ogni redditività. Difatti il Signor La Nera, che lo gestiva, dopo due anni lasciò il tutto. Non si può contestualmente dimenticare che per fare il molo di attracco si spesero (noios) centinaia di milioni veri. Una volta chiuso il servizio i cartelli che propagandavano detto servizio rimasero al loro posto ormai inutile per anni ed anni, con grave incazzatura di chi credeva ai cartelli e si portava in località San Giovanni per traghettare. (i Tedeschi aspettavano ore sul moletto, dato che a casa loro i cartelli non mentono mai). Misteri gloriosi della cialtroneria amministrativa. Piccolo esempio di malcostume burocratico e di grande incommensurabile cialtroneria quotidiana. E non mi riferisco ai gestori ma al complesso delle responsabilità (si fa sempre per dire). Aver fatto morire quel servizio è stata cosa ingiusta e sciocca, non giustificabile con alcun argomento.Da San Giovanni con Amore


Chicchero spiaggiato 1

Chicchero spiaggiato 1