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Consiglio comunale a Portoferraio: ennesima autorete della Giunta Ageno

Scritto da : Daniele Palmieri
Pubblicato in data : mercoledì, 25 febbraio 2004

Doveva essere il Consiglio comunale in cui regolare i conti con gli ex colleghi di maggioranza passati all’opposizione (Fuochi,Giudicelli e Sirabella) e con uno scomodo membro della Commissione edilizia integrata. La seduta di Mercoledì 25 Febbraio si è invece trasformata in un clamoroso caso di improvvisazione amministrativa. Al primo punto all’ordine del giorno risultava infatti la c.d. “integrazione” delle commissioni consiliari permanenti, ovvero la commissione urbanistica, la demanio e patrimonio, la bilancio e quella che si occupa di traffico e portualità. In pratica, la Giunta voleva sostituire Giudicelli e Sirabella, consiglieri comunali di Forza Italia che hanno sfiduciato Ageno, con altri consiglieri rimasti fedeli. In tal modo sarebbe stato nuovamente rispettato lo Statuto Comunale che prevede una rappresentanza nelle commissioni proporzionale rispetto ai rapporti maggioranza-opposizione in seno al Consiglio comunale. In effetti, la prima questione sollevata dalla minoranza è stata proprio quella di chiedere che i consiglieri dichiarassero la loro appartenenza all’uno o all’altro schieramento per la necessità di individuare proprio maggioranza e opposizione. Come ovvio, inevitabile lo scontro con Pietro Galletti il quale, ancora una volta, ha espresso in maniera ambigua la sua posizione. Galletti ha infatti affermato di ritenersi un sostenitore della Giunta e del Sindaco, ma “da esterno” e comunque di non essere interessato ad occupare posti nelle commissioni. Insieme per il futuro e Riformisti per la Margherita, oggi a ranghi ridotti per l’assenza contemporanea di Lupi, Fratini, Andreoli e Alessi, hanno chiesto le immediate dimissioni di Galletti dal Consiglio della Comunità Montana, dove fu eletto come rappresentante della minoranza, insieme a Fratini. Galletti ha risposto di non pensarci minimamente a dimettersi, ritenendo che solo l’elettorato dovrà giudicare se il suo comportamento è dignitoso o meno. Il Consigliere Sirabella chiedeva intanto che fosse data un’interpretazione di che cosa si intendesse per “integrazione delle commissioni”. Il Sindaco rispondeva che l’intento era quello di sostituire i due di Forza Italia e non quello di procedere all’azzeramento degli altri commissari. Sirabella faceva però presente che, in assenza di loro dimissioni volontarie, non era possibile sostituirli né aumentare i membri il cui numero è stabilito dal regolamento. Pertanto l’integrazione non poteva aver luogo. Si sarebbe dovuto azzerare il tutto e procedere alla rielezione anche degli altri componenti. Ma l’ordine del giorno non prevedeva questo ma soltanto, appunto, l’integrazione. Però non c’era alcunché da integrare. Dopo una breve consultazione con l’Ufficio Segreteria, verso i cui componenti Ageno lanciava “parole pesanti”, la maggioranza chiedeva una sospensione della seduta. Alla ripresa, un poco convinto “vice-segretario” provava a sostenere che l’integrazione era un’operazione possibile perché i comportamenti impliciti di Giudicelli e Sirabella lasciavano intendere la volontà di abbandonare le commissioni. Una scena poco edificante, col funzionario costretto a sostenere l’insostenibile. Difronte alle insistenze dei gruppi di opposizione e alla minaccia di invalidare le nomine ricorrendo anche alla Procura della Repubblica (parole di Sirabella), Ageno non se la sentiva di andare ad un ulteriore scontro e clamorosamente nell’imbarazzo generale ammetteva l’errore, rimandando il punto ad una nuova riunione del Consiglio convocata seduta stante per lunedì primo marzo alle ore 12,00. Dopo aver tentato di “dimissionare” per motivi politici i suoi ex colleghi, il Sindaco rinunciava al secondo punto in programma, ovvero ad un altro regolamento di conti, quello con un membro della commissione edilizia integrata dal cognome e dalle parentele non proprio gradite alla maggioranza: l’ing. Stefano Provenzali. Per la seconda volta in pochi mesi,l’argomento veniva ritirato in extremis. Lunedì nuovo round. La giunta cercherà di rinominare le commissioni permanenti, organismi fondamentali per la vita democratica dell’Ente finora offesi e derisi da Ageno. Basti ricordare i casi Bata, Mecarpe-Palaturismo e Ghiaie, per non parlare dei comportamenti tenuti in commissione urbanistica. A poco più di due mesi dalla fine della legislatura Ageno ha l’improvvisa necessità di avere commissioni “fedeli”. Cosa sta preparando? Che cosa deve far passare stavolta al loro esame? Perché tanta improvvida fretta? Non ci vorrà molto a scoprirlo.


portoferraio da forte stella panorama

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ageno

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consiglio comunale pf maggioranza

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