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Controcopertina - Ageno: elisoccorso e sanità, lasciamo fuori la politica

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 17 febbraio 2004

Non avremmo mai voluto che la perdita di una vita umana potesse significare per tutti una presa di coscienza su quello che è il problema elisoccorso. Su questo, nella veste di Sindaco e di Presidente della Conferenza dei Sindaci, ho investito il massimo sforzo, facendo presente, per la consapevolezza di essere medico, che il sito da individuare per questo servizio doveva essere il più vicino possibile all'Ospedale, e nell'interesse del malato meglio ancora all'interno dell'area ospedaliera. Bisogna tuttavia comprendere che vari possono essere i punti di vista, e quindi accettare anche ubicazioni diverse. Escludendo il sito ospedaliero, non rimane come localizzazione possibile che la zona delle Antiche Saline. Vorrei però fare presente che quando si tratta di pericolo di vita, dovremmo avere sempre non solo sentimenti di altruismo ma anche la convinzione che l'emergenza potrebbe riguardare noi stessi o i nostri cari. Quindi ognuno di noi dovrà essere disposto ad accettare anche qualche inconveniente per un bene superiore. Confido comunque per la risoluzione del problema nell'aiuto della Prefettura di Livorno , grazie al dottor Celestino di Carlo, profondo conoscitore delle cose elbane, ed allo stesso Prefetto dottor Giancarlo Travisone, che ha da subito dimostrato la sua grande disponibilità per abbreviare definitivamente il percorso burocratico che deve portarci in tempi brevissimi alla realizzazione dell'opera. Considero inoltre estremamente sbagliato e fuorviante portare la politica all'interno della sanità. E' capitato di leggere, in questi giorni, che l'istituzione della "Società della Salute" avrebbe potuto apportare qualche beneficio alla sanità elbana. Personalmente, vedo questa innovazione come un tentativo della Regione di far contribuire i Comuni agli equilibri di bilancio, e quindi non credo che trasferire il sanitario nel sociale possa essere considerato produttivo. Tuttavia, se qualcuno, e intendo i Comuni o le associazioni, la pensava in modo diverso, avrebbe dovuto far presente tutto questo richiedendo la convocazione di una Conferenza dei Sindaci per essere ascoltato. Nessuno lo ha fatto, o meglio, scripta manent, esiste una lettera a me inviata , non per posta, non protocollata, ma messa nell'interstizio della porta del mio ufficio un sabato mattina, nella quale mi si chiedeva di intervenire presso l'assessore regionale alla sanità Rossi per avere ulteriori quindici giorni di tempo rispetto al termine di scadenza per aderire al progetto regionale della cosiddetta "Società della Salute". Ho comunque scritto, accogliendo questo suggerimento, all'assessore Rossi per questa ulteriore proroga, e conservo copia di questa lettera. Nessuno in ogni caso si è fatto vivo, neanche dopo. Dovremo quindi cercare, a mio avviso, di essere uniti nell'assumerci le nostre responsabilità e i nostri compiti per quanto riguarda l'Azienda Sanitaria Locale. Ma soprattutto evitiamo di buttare la questione in politica, perché di fronte ad una vita che si spegne non può esserci che l'uomo di fronte ad un altro uomo, legati da un destino comune così forte e fondante da non avere bisogno di orpelli politici.


Caserma vigili fuoco pompieri

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