A quasi un mese dalla sentenza della Corte Costituzionale permane la paralisi degli Uffici dell’Ente Parco Nazionale. La nomina del Commissario Cosentino, non ha sbloccato la situazione; infatti il Direttore Generale della Direzione per la protezione della natura non si è ancora recato negli Uffici di Via Guerrazzi ed è facile prevedere, visti i numerosi impegni e l’importantissimo e delicato ruolo che svolge nel Ministero, che lo potrà fare raramente. Come già denunciato alcune settimane fa, l’Ufficio Tecnico dell’Ente, non dotato di dipendenti, è in questo momento privo di personale, (licenziati infatti tutti i collaboratori a seguito dell’annullamento della nomina di Barbetti), e quindi è di fatto inattivo; tale situazione, se non sanata immediatamente, rischia di provocare danni irreparabili come, ad esempio, un’approvazione, causa silenzio assenso, delle pratiche edilizie in itinere senza le necessarie verifiche di compatibilità ambientale. Invitiamo pertanto il Parco a compiere immediatamente tutti i necessari atti di tutela e salvaguardia che possano impedire una qualsiasi autorizzazione automatica. Inoltre, sono a rischio i finanziamenti ministeriali per i progetti di fruizione dell’Isola di Pianosa, per l’ex tonnara dell’Enfola, per la ristrutturazione dei locali della ex Caserma della Finanza, etc Infine, questo momento di stasi provocherà gravi ritardi per le attività ordinarie quali manutenzione della sentieristica, educazione ambientale, campagna di trappolamento al cinghiale e attività promozionali, nonché per tutti i progetti previsti nel bilancio 2004. LEGAMBIENTE ritiene preoccupante il perdurare di questa situazione all’interno dell’Ente Parco; è necessario che il Ministro Matteoli da un lato, si adoperi per raggiungere al più presto l’intesa con la Regione Toscana sul Presidente e per dare al Parco un Consiglio Direttivo formato da persone esperte, capaci e realmente rappresentative della realtà locale, ma dall’altro si impegni a garantire l’operatività degli uffici del Parco anche in questo difficile passaggio del nuovo commissariamento. Appare paradossale che il Ministro dichiari che “il Parco non può rimanere senza nessuno” e poi nomini un Commissario, certamente “di garanzia”, capace e prestigioso, ma che non potrà essere costantemente presente in un Parco che rischia di essere travolto e bloccato da uno scontro politico/istituzionale asperrimo. Di fronte ad ripetersi all’Elba di scandali e di inefficienza della Pubblica Amministrazione, si deve fare di tutto per risparmiare agli isolani l’ennesimo esempio di gestione della “cosa pubblica” che rischia di venire sacrificata sull’altare degli scontri politici e delle smanie lottizzatorie, a discapito dell’efficienza del pubblico servizio che dovrebbe sempre essere garantita.
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