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Fantafinanza (ma non troppo)

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 16 febbraio 2004

Milano - Grazie ad una fuga di notizie dalla sede generale della società di revisione Gran Tordo abbiamo appreso che il Coni ha già formalizzato la futura operazione di cessione del comparto minerario dell'Isola d'Elba. In un primo tempo tutti i cespiti ricevuti dal Governo saranno apportati alla costituenda "Coni Gestione Miniere Insulari S.p.A.". In un secondo tempo questa verrà fusa con la Gea che gestirà il parco cartellini giocatori scarsi che saranno riconvertiti, grazie a corsi di formazione di elevata qualità, in provetti minatori. Le azioni della nuova società "Gea-Coni Gestione Miniere Insulari S.p.A." saranno collocate privatamente da Deutsche Bank e Bank of America ad investitori altamente affidabili nell'arte della finanza creativa e dei buchi (tecniche assai importanti per il core business minerario della società nascente). I primi nomi che trapelano sono Tanzi e Cragnotti, ma a far parte della società non si esclude possa entrare, in un secondo tempo, anche Capitalia apportando i crediti che essa vanta dal "sistema calcio". L'emissione dei bond - nell'immagine la copertina del prospetto informativo - servirà a reperire 100.000.000 euro di mezzi freschi con i quali "Gea-Coni" liquiderà i crediti di Capitalia, che uscirà poi dalla società conseguendo un cospicuo utile. Non da escludere anche un probabile interessamento da parte della Menarini alla quale farebbero gola i terreni della zona est dell'Isola. Allo stesso tempo Gea-Coni Gestione Miniere Insulari S.p.A. acquisirà anche la Bonlat Cayman, società di ingegneria, specializzata nel comparto buchi, che si è distinta negli ultimi tempi per l'alta competenza del proprio management. Dal piano industriale, che verrà presentato durante il "road show", non si capisce con quali attività la costituenda società intenda svilupparsi, ma non è escluso che i bacini minerari elbani possano essere utilizzati per attività di pubblico interesse quali lo stoccaggio di materiale dismesso dalle centrali nucleari italiane. In pratica si otterrebbero molti vantaggi da questa operazione: la chiusura definitiva delle attività estrattive ormai non più economicamente vantaggiose, il rientro dei crediti Capitalia, il risanamento della Bonlat Cayman, la riconversione dei giocatori scarsi, il ripianamento dei debiti del Coni, lo stoccaggio definitivo delle scorie radioattive. L'unica nota stonata in tutta questa operazione finanziariamente perfetta è che parrebbe ipotizzabile la costruzione, nella zona mineraria elbana, di un villaggio turistico con annesso Centro Congressi che la "Gea-Coni" potrebbe affidare in gestione alla "Siamo i figli di... S.r.l." ma ci pare impossibile che aziende e finanzieri di tale serietà possano voler ottenere interessi privati in questa operazione così importante, considerato che i loro figli potrebbero piuttosto cercarsi un lavoretto in nero. Quella che abbiamo riportato sopra è la probabile struttura finanziaria del nuovo gruppo CONI-GEA.


miniera 1

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grafico

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