Messere Gian Mario da luna ispirato Passava rapito per luogo romito Con arma potente aveva sparato Digià molte foto nell’aere annerito Ma ancora e poi ancora un’altra ne scatta Poichè digital non consuma il rullino Con luna lucente anche l’Isola Piatta Si vede forsanco e magari un puntino in scuro, si tratta di spiaggia famosa Messere Gian Mario non poco turbato Comanda al salmastro di mettersi in posa La luna è già pronta, il vento quietato Il baldo Gian Mario con suo cavalletto Si sente oramai tal novel Canaletto E' tutto compreso financo sudato Gli sfugge perfino un gioioso ululato.
fetovaia gentini 1 notturno