In quanto parte in causa essendo uno dei soci della cooperativa che gestisce la sala Cosmopoli e vedendo accusata la stessa di voler sottrarre con l’inganno denaro a degli ignari bambini, non posso fare a meno di rispondere alle accuse rivolteci e precisare alcune inesattezze almeno per quello che mi compete. Come prima cosa voglio ricordare che le proiezioni per le scuole in orario di lezione non le abbiamo inventate certo noi, ma sono molti anni che vengono effettuate in tutta Italia, pagando un biglietto in forma ridotta. Tali proiezioni sono incoraggiate dal Ministero della Pubblica Istruzione, dall’AGIS (AGISSCUOLA), da Cinecittà Holding, e da leggi dello stato (per es. L. 4 novembre 1965, n.1213). La richiesta di 3 euro non è stata fatta all’ultimo momento ma in fase di proponimento delle proiezioni, sia al dirigente scolastico che agli insegnanti. Forse uno di questi ultimi ha frainteso pensando che l’iniziativa fosse gratuita, traendo in inganno una intera scuola, quella di S. Rocco. Tuttavia tutte le altre scuole erano perfettamente a conoscenza del costo del biglietto. Dispiace che una riduzione del 33,33% sul nostro prezzo del biglietto ridotto(4,5 euro), già inferiore alla media nazionale(5 euro) per film in prima visione, sia scambiata per ”Una somma non molto distante dal prezzo dei biglietti ridotti di molti cinema” da una persona che se non erro appartiene ad una categoria professionale che dovrebbe avere (le ultime vicende finanziarie non lo direbbero: vedi i casi Parmalat, Cirio, Obbligazioni Argentine,ecc.) una certa dimestichezza con i numeri. Il film proposto per le scuole (Finding Nemo) è molto recente e di enorme successo nazionale ed internazionale, che al momento della sua programmazione era ancora fra i primi dieci film più visti in Italia e che ha stabilito il record assoluto per i film di animazione in molti Paesi fra cui il nostro. Di solito film del genere vengono proiettati per le scuole a prezzo più che ridotto solamente dopo vari mesi dalla loro uscita in sala, quindi il poterlo offrire è stata una operazione che testimonia la nostra tenacia e gli ottimi rapporti con la casa di distribuzione (BuenaVista). Tuttavia il programmarlo ha un costo considerevole: al prezzo del biglietto va sottratta l’IVA(20%), il costo del noleggio(40% più un minimo garantito di 206 euro), diritti SIAE, assicurazione pellicola e spettatori(totale 10%circa),costo trasporto pellicola da e per Firenze(40 euro). Quello che rimane è sottoposto a tassazione(IRPEG,IRAP) e solo il resto va alla nostra cooperativa. Al momento non saprei quanto possa essere, ma credo che diviso le ore di lavoro impiegate per portare a termine il progetto(con varie altre spese di telefono, benzina, fotocopie) sia una cifra veramente modesta, per la quale forse il signor Palmieri non scriverebbe neanche una lettera. Marco Morgantini (p. c.r.l. La Nuova Marina) RISPONDE IL DIRETTORE DI ELBAREPORT Caro Morgantini Come al solito, nel merito di quello che Lei sostiene, lascerò all'autore dell'articolo contestato la valutazione sulla opportunità di risponderLe. Quello che mi compete fare, come Direttore di questo giornale, è, dopo essermi complimentato per le capacità di buona scrittura di cui non sospettavo Lei disponesse, stendere delle annotazioni sui gratuiti ed immeritati attacchi personali al Signor Palmieri, che, creda, conosco infinitamente meglio di lei. Cominciamo dalla fine della Sua lettera laddove si dice: "una cifra veramente modesta, per la quale forse il signor Palmieri non scriverebbe neanche una lettera" inducendo il lettore a pensare che il signor Palmieri sia persona molto venale, cosa che non corrisponde neppure minimamente alla realtà, tanto è che la sua preziosa collaborazione a questo giornale fino ad oggi non è stata compensata con un euro. Ma forse Lei è una di quelle persone che ritiene impossibile che ci sia qualcuno che fa qualcosa senza tornaconto personale come (mi viene un casuale esempio) i volontari di Hallocinema, in pratica sbattuti fuori dalla Linguella dall'attuale amministrazione, dopo aver assicurato un servizio culturale in questa morta gora per una quindicina d'anni, per affidare ad altri il servizio. Quello che assolutamente non Le consento di fare è, mi perdoni, quel rozzo accostamento tra la persona e la professione del Sig. Palmieri (che potrà decidere se è il caso di tutelare altrimenti la sua onorabilità) e le vicende "Parmalat, Cirio, Obbligazioni Argentine,ecc." con le quali il Signor Palmieri non ha mai avuto niente a che vedere in qualità di promotore finanziario o altro. Sappia Signor Morgantini che il Signor Palmieri è un cittadino esemplare e benvoluto, un serio professionista ed una persona di onestà cristallina, uno da cui lei potrebbe ricevere solo lezioni. La prego cordialmente di usare una cautela maggiore in futuro nell'esprimere giudizi su chi opera in questo giornale.
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