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Controcopertina: Una polemica natatoria

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 27 aprile 2004

Alcune persone, vedendo la pubblicità di un corso per “Istruttore di Nuoto” organizzato a Portoferraio, si sono rivolte a noi per informazioni. Quando abbiamo precisato che si trattava di un corso della Società Nazionale di Salvamento di Genova ci è stato domandato perché non ne organizziamo uno noi. Qualcuno ci ha anche chiesto se poteva antrare nel nostro staff tecnico con il brevetto di Istruttore della S.N.S. La risposta è stata ovviamente negativa. Per salvaguardare la qualifica dei veri Istuttori di Nuoto, messa a rischio inflazione per una sorta di svendita, riteniamo opportuno chiarire la questione. Da 38 anni il Circolo Tesei è l’unica società sportiva che si occupa di scuola nuoto con l’impegno di Istruttori formati dalla Federazione Italiana Nuoto (C.O.N.I.). Nel 1966 gli Istruttori erano Gianfranco Coletti e Francesco Sotgiu, oggi sono :5 Gianfranco Coletti, Andrea Tozzi, Valeria Battani, Enrico Mazzei e Erica Migliorini. Ognuno di loro, prima di pensare ad insegnare ha pensato ad imparare praticando nuoto agonistico o frequentando la scuola nuoto da allievo. La Migliorini ha addirittura fatto parte della Nazionale Italiana (ovviamente F.I.N.); Nessuno di loro è diventato Istruttore di Nuoto per caso o con facilità dato che la F.I.N. forma i propri istruttori con un percorso articolato in fasi progressive come segue: - Corso per ASPIRANTE ISTRUTTORE: Dopo con una prova d’ammissione nella quale va dimostrato di possedere buona tecnica in almeno 3 dei 4 stili principali si accede ad un corso che si svolge in 24 lezioni teoriche e pratiche e con Tirocinio Didattico di 50 ore presso una Scuola F.I.N. - Corso per ISTRUTTORE di 1° LIVELLO: 45 lezioni teoriche e pratiche e 50 ore di Tirocinio Didattico. Il brevetto di 1° livello deve essere completato con il corso di 2° livello da frequentare entro 3 anni dal conseguimento del 1° livello e dopo almeno 1 anno di pratica in una Scuola F.I.N.; - Corso per ISTRUTTORE di 2° LIVELLO: 53 lezioni teoriche e pratiche + 10 ore di Tirocinio Didattico; - Negli anni successivi sono previsti corsi di aggiornamento periodici ed obbligatori; In ogni fase gli Esaminatori ed i Docenti sono di massimo livello: Allenatori con grande esperienza anche internazionale, Docenti universitari di Psicologia, di Scienze Motorie di Comunicazione, ecc.. Tenendo conto del processo formativo e della qualità dei docenti è chiaro che un corso Istruttori F.I.N. non può facilmente essere organizzato all’Elba così come all’Elba difficilmente ci si potrà laureare in Medicina. Riteniamo assurdo che un semplice Istruttore della S.N.S. tenga corsi e rilasci brevetti di Istruttore. E’ come se un Ragioniere tenesse dei corsi e rilasciasse diplomi di Ragioniere. L’Istruttore di Nuoto è qualificato per formare i nuotatori ma qui stiamo parlando di FORMARE i FORMATORI che è un’altra cosa; Nessuna legge vieta di rilasciare brevetti ma la S.N.S farebbe meglio a dargli una denominazione diversa da quella di “Istruttore di Nuoto”. Ma che valore può avere un titolo di Istruttore di Nuoto rilaciato da una commissione della quale fa parte chi il nuoto neppure lo pratica e non lo ha mai praticato? Al pensiero che in appena 7 giorni la S.N.S. rilasci il titolo di “Istruttore di Nuoto” ci fa venire in mente il film “7 chili in 7 giorni”, Un film comico che ci fa tanto ridere. Guardando il programma dei 7 giorni si nota che è diluito con argomenti di non stretta attinenza con l’insegnamento delle tecniche natatorie: Marketing (costi e ricavi dell’istruttore); Alimentazione; Rapporto con i genitori; Primo soccorso; Disabili. Troppa roba in poco tempo! Tanto di cappello circa il Marketing dove gli organizzatori dimostrano ottime capacità, sia per la pubblicità prodotta sia per il fatto che in appena 7 giorni riescono a riscuotere 300 € di iscrizione oltre a 200€ richiesti a chi si presenta loro con un brevetto della Federazione Italiana Nuoto imponendogli un’inutile corso d’aggioramento. Un milione di vecchie lire è però un prezzo eccessivo sia per il valore reale del brevetto rilasciato sia per il fatto che la S.N.S. sarebbe una O.N.L.U.S. e quindi con attività basata sull’opera di volontari che non possono percepire compensi.


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