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Il crimine è dimenticare - Il Giorno della Memoria in una scuola elbana,

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 27 gennaio 2004

Il 27 Gennaio e´ il giorno della memoria, l´anniversario della liberazione di Auschwitz, il campo di concentramento simbolo dello sterminio razziale nella germania nazista. In molte scuole d´italia si discute su quanto e´accaduto nella seconda guerra mondiale, con l´obbiettivo d´informare i giovani e di ricordare che i Lager non sono le quinte del Film ``Schindler´s List`` ma dei luoghi reali. Cosi´anche all Istituto Tecnico Commerciale G. Cerboni nella mattina di martedì e´ stata convocata un´assemblea scolastica per ricordare l´accaduto. Durante l' assemblea e' stato proiettato un lungometraggio prodotto dal comune di Prato, con immagini in parte molto toccanti, dei detenuti di Matthausen assieme alla testimonianza di un superstite italiano. La disinformazione e la sdrammatizzazione di alcuni politici rischia di annebbiare la memoria e di far riaffiorare, soprattutto nei giovani, la discriminazione razziale. I recenti sondaggi, fatti in vari paesi europei, hanno rivelato una preoccupante realta´: l´ antisemitismo e´ tuttoggi molto diffuso. Sono in molti a perpetuare l´arcaica diffidenza verso gli ebrei, considerati dei pericolosi cospiratori che, dietro le quinte, controllano l´economia mondiale. Sembra che questo mito moderno non voglia morire, alimentato in gran parte dall’invidia per un gruppo di persone storicamente caratterizzato per l´intraprendenza e per la tenacia piu´che da un pericolo concreto. E´ probabile che nell´opinione pubblica rivesta un ruolo altrettanto importante la politica senza compromessi del Premier Israeliano Sharon, il quale ha fatto costruire una specie di piccolo muro di berlino, per tenere a bada i palestinesi, situato pero´ in parte su territorio palestinese. Nella campagna elettorale USA del 2000, il candidato democratico Al Gore (il vincitore-perdente di quelle elezioni...) aveva presentato come suo vice Joe Lieberman, un governatore ebreo. Il fatto suscito´ molto scalpore nell´ ultraprotestante America, in quanto non si era mai visto prima un ebreo ai vertici politici del paese, tanto meno come vice-presidente. In molti oggi ritengono che quella candidatura abbia tolto al poco profilato Gore i voti necessari per battere Bush. Il popolo ebraico e´ da sempre un popolo di vittime, di perseguitati e di discriminati cosi´come il popolo europeo e´ spesso un popolo di colpevoli. Dalle misure di pulizia razziale nella Spagna di Filippo II al caso Dreyfuss, l´antisemitismo si e´protratto per secoli, ma l´ apogeo di crudelta´ e discriminazione e´ di sicuro l´olocausto. Ancora oggi e´ difficile realizzare come, nel continente consideraro culturalmente piu´avanzato, la culla della civilta´, si sia potuto toccare il punto piu´ basso della storia umana. Da sessant´anni a questa parte il mondo e´molto cambiato, o almeno in apparenza: soltanto pochi superstiti dell´ Olocausto sono ancora in vita e la societa´di oggi tende a dimenticare, in molte parti del mondo il genocidio avviene ancora, sotto i nostri occhi e la fame, la miseria e lo sfruttamento (specialmente dei bambini) non sono minimamente diminuiti. La mia filosofia di vita sta nel cercare di vedere sempre qualcosa di positivo nelle cose, anche in quelle piu´ brutte, ma quando penso a quello che e´accaduto nella seconda guerra mondiale devo ammettere che mi trovo parecchio in difficoltà. Tuttavia la testimonianza e l´impegno delle persone che sono sopravissute allo sterminio c´insegna che c´e´qualcosa che possiamo imparare dalla storia. Niente puo´riportare in vita i morti, ma tenendo vivo il loro ricordo si puo´ fare in modo che certe cose non accadano piu´tanto facilmente. Il 27 Gennaio ricordiamo le vittime di un crimine avvenuto piu´di mezzo secolo fa, oggi il crimine e´ dimenticare.


lager shoa

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