Immediatamente dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha interrotto il mandato di Ruggero Barbetti si erano registrate parecchie dichiarazioni e prese di posizione, in larghissima parte improntate alla soddisfazione e provenienti dal centrosinistra, nessun commento da parte di A.N., la forza che esprime il Commissario Disarcionato. Ma nella giornata di lunedì 26 Gennaio, un'agenzia ha riportato una lunga dichiarazione sull'argomento da parte del Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli che ha di nuovo difeso l'operato del suo compagno di partito e polemizzato con la Regione Toscana. Sulla opposta sponda non hanno tardato a replicare al Ministro il Vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Mussi ed il Governatore della Toscana Claudio Martini. Riportiamo qui di seguito le dichiarazioni dei tre esponenti politici: Altero Matteoli “Non ho mai visto risolvere problemi politici con ricorsi alla Corte Costituzionale, evidentemente la Regione Toscana ha privilegiato questa strada perché non ha argomenti politici” Lo ha detto il ministro dell’ambiente, Altero Matteoli, commentando la decisione della Corte Costituzionale di accogliere il ricorso presentato dalla Regione Toscana contro la nomina ministeriale di un commissario straordinario per il Parco dell’Arcipelago nella persona di Ruggero Barbetti. Oggi a Firenze per fare una lezione sulle politiche ambientali del governo agli studenti delle scuole fiorentine, Matteoli ha spiegato il suo punto di vista sulla decisione della Corte. “Mi pare – ha detto – che la Corte abbia dato ragione a tutti e due, cioè Regione e Ministero, o torto a tutti e due perché ha detto che il ministro poteva e doveva fare il commissario, ma che doveva continuare a cercare l’intesa con la Regione. Qui siamo sempre alle solite – ha osservato il Ministro – se per Martini l’intesa s’intende un nome a suo piacimento l’intesa non ci sarà mai” “Se Martini si fosse soffermato su quello che ha fatto Barbetti in questo anno in cui è stato commissario – ha proseguito Matteoli – sarebbe stato molto più utile visto che ci sono categorie produttive che hanno espresso un grande apprezzamento per quello che ha fatto Barbetti come commissario del Parco”. “Nello stesso momento in cui sono polemico con Martini sulla questione del Parco – ha poi aggiunto Matteoli, devo riconoscergli di aver fatto uno sforzo notevole sulla questione del corridoio tirrenico che sicuramente favorirà la realizzazione dell’autostrada”. “Partendo da una posizione nettamente contraria – ha concluso Matteoli – oggi Martini dice che l’autostrada deve essere realizzata riservando alla Regione il diritto di dire la sua per quanto riguarda il progetto e questo mi sembra sia giusto” Fabio Mussi "Il Ministro Matteoli, dopo giorni di silenzio, ha ritrovato la parola, con una stravagante interpretazione della sentenza della Corte Costituzionale sul commissariamento del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Non è vero – come egli dice – che la Consulta ha dato o ragione o troto a tutti e due, Ministro e regione Toscana: ha dato ragione alla Regione Toscana. Se la legge prescrive l’intesa, per quelle nomine, non c’è che da trovare l’intesa intorno al nome, si presume, di una persona autorevole, per competenza scientifica e capacità gestionale. Magari libera da conflitti di interesse". Claudio Martini “Le sentenze della Corte Costituzionale non si commentano, si applicano”. Questa è la secca replica del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, alle dichiarazioni del ministro Matteoli, oggi a Firenze. “Rispetto a ciò che è accaduto fino ad oggi - ha proseguito Martini - ognuno ha le sue idee. Noi confermiamo le nostre, anche perché la Corte ci ha dato ragione”. Dal 20 gennaio il Parco dell’arcipelago è senza guida, occorre quanto prima nominare il Presidente. “Vuole attivarsi o no il ministro Matteoli - ha insistito il Presidente - per concordare una soluzione? Noi siamo pronti ad avviare il confronto tra Ministero e Regione. Questa è l’unica cosa che conta. Tutto il resto – ha concluso Martini - serve solo a fare accademia. Ogni giorno che passa è un giorno perso”
Claudio Martini
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Mussi melandri