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La scuola era già in rete

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 13 gennaio 2004

Ho appreso da elbareport (n° 383) l’inizio di un progetto riguardante la “Rete delle Scuole Elbane” un progetto di 92.000 € da quanto si è ben capito, (una bella cifra visto i tagli futuri da parte del nostro ministro Moratti) comunque sia ben vengano tali progetti poiché in una realtà insulare come la nostra a molto servirebbe uno strumento potenziale di comunicazione come Internet. Il fatto è che nel comunicato si parlava di un costo relativamente basso, della possibilità di usare in 82 classi dell’Elba tutti assieme felicemente e allegramente internet ad “alta velocità” ma si parla poi, di tecnologia Wi-Fi o Wireless (tecnologia che sfrutta onde radio per la trasmissione digitale), lo si fa credo in modo spropositato accreditando ad essa funzioni che senz’altro sarebbero possibili con qualsiasi altro normale tipo di connessione ad internet (compresa la vecchia connessione via modem). Vorrei capire, come mai investire su tecnologia senza fili sempre e comunque, quando già a Portoferraio e Campo è disponibile comunque l’Adsl che ormai ha preso pieno piede sul territorio (a costi non troppo elevati) potendo raggiungere prestazioni fino a qualche anno fa impensabili. La cosa sarebbe buona (anche a paragone di prezzi) se riguardasse zone solamente non coperte dalla tecnologia Adsl, ma a quanto pare non è così, o abbiamo compreso male. In fondo essere senza fili porta soltanto beneficio a creare reti interne dove non si riesca a passare cavi, ma se si parla di costi o di velocità, beh senza dubbio niente hanno di meglio a una normalissima linea Adsl (che si paga forfetariamente senza aggiunta di scatti) poiché nella rete Internet velocità al livello della Wireless ancora se ne vedono ben poche, quindi si avrebbe una velocità assurda verso Internet, ma una volta arrivati sulla rete globale si avrebbe un grandissimo collo di bottiglia poiché l’intera infrastruttura (soprattutto a livello italiano) risulta ancora lenta e obsoleta, poiché molte dorsali di Internet ancora viaggiano su doppino telefonico che non offre prestazioni. Inoltre si parla di nessun costo aggiuntivo di gestione per esempio per realizzare una videolezione con Brescia, ma neppure con tecnologie meno costose si hanno costi aggiuntivi, in quanto anche prima sfruttando le connessioni telefoniche (dial-up) potevamo chiamare ad un numero urbano, ed essere collegati dall’altra parte del mondo, certamente a velocità bassissime , ma senza spese aggiuntive. Una scheda di rete wireless costa dalle 40€ in su, 10 metri di vecchio cavo di rete costano poco più di 5€. (la cosa moltiplicata per 82 pc non sembra così conveniente) Spendere quindi 92.000€ per essere senza fili, dove i fili potrebbero benissimo starci è davvero conveniente? E siamo sicuri che la formazione di docenti e tecnici vari sia davvero professionale come si dice? Inoltre continuare a spendere soldi in Licenze a pagamento per Sistemi Microsoft che potrebbero essere facilmente “SENZA COSTO” essere sostituiti da Sistemi OpenSource (o come vorreste sentire GRATIS) è davvero la scelta giusta ? Riuscite veramente a farci sfruttare le potenzialità di questi mezzi stupendi, solo dicendoci: “Vedete? Questo e’ Microsoft Word, ci scrivete tutte le letterine che volete, lo paghiamo un sacco di soldi e quindi funziona” E’ questo ciò che volete? Forse i dettagli davvero entusiasmanti di tale progetto sono mancati nel comunicato, e non ho potuto coglierli, comunque mi farebbe piacere che qualcuno mi replicasse mostrandomeli, o facendomi capire che mi sto solo sbagliando, e che a qualcuno non piace buttare via milioni e milioni solamente perché i nostri tecnici sanno usare solamente Windows e vengono formati per utilizzare sistemi senza costo quale Linux and company che risultano essere sempre più efficienti, stabili e facili da utilizzare. Federico Coletti (Studente di una scuola pubblica tecnologica più che mai e forse inutilizzata nelle sue capacità).


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