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Controcopertina: Andar cantando la Befana per le vie di Rio Castello

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 06 gennaio 2004

Devono essere stati molto buoni i riesi per meritarsi una calza grande quanto tutti i vicoli del paese, da gustarsi ad ogni tappa di una processione festaiola, con un lungo codazzo di grandi e piccini riscaldati, oltre che dagli zuccheri, anche dalle infinite scalette e salite del coccolo collinare. La Befana di Rio nell’Elba ha portato tartine e vin brulé, stoccafisso e spumante, frangette e pentoloni di cioccolata. La celebrazione gastronomico-itinerante, che si è spinta quasi ai confini comunali arrivando fino alla località del “Padre Eterno”, è stata accompagnata dai tradizionali canti dei “befanotti” e dai fiati delle fanfare, con a capo lei, una simpatica signora un po’ sciupata dall’età. Le tappe sono state diverse, ad ogni sosta, sollecitata dalla questuante brigata, si spalancava una porta di casa dalla quale uscivano tavole imbandite per un paese intero, vassoi che passavano sopra le teste fino in fondo ai vicoli intasati di gente. Un paese intero e non solo, perché molti sono stati coloro che si sono recati in trasferta, ad assistere ad una festa sacra e profana, celebrata con parole antiche e semplici come le noci della schiaccia briaca: “ Dio vi dia la buonasera generosa compagnia / salutiamo il padron di casa / con la nobil compagnia / santa nuova noi vi diam / che gli è nato il Re del mondo / in un parto così giocondo / molto bene vi auguriamo / Egli è nato in Betlemme / in città della Giudea / presso di Gerusalemme / sopra il fien dove giacea/ Signori del vicinato/ noi vi auguriamo la Befana senz’affanni/ Buonanotte ce ne andiamo/ torneremo quest’altr’anno.” Alle stazioni molto “mangerecce” ogni volta faceva da cornice un angolo caratteristico del paese, che all’interno dei vicoli proponeva minuscole piazze o terrazze, curate come il soggiorno di casa, ma pensate per una vita in comune, quando le serate erano molto meno satellitari e sulle soglie che odoravano di liscivia si discorreva di vigne e miniere. Al termine del pellegrino andar una carambola di botti, e un paese stretto intorno ad una festa antica, che ricorda a memoria ancora tutte le parole dei ritornelli.


befana rio elba cioccolata

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befana rio elba schezzini scelza

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befana rio elba vicolo

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