Sarà questa la volta che, complice l'incendio dell'ultima ora, considerando che ci restano solo quattro ore di sonno teorico, gettiamo la spugna, abbandoniamo il campo senza infliggere al nostro lettore la sua razione di "a sciambere" quotidiano? No, per onor di firma, magari conciso ma un a sciambere qualsiasi dovremo produrlo se non altro perchè dobbiamo tirare su un po' di morale la popolazione portoferraiese sferzata da un freddo pungente e per la parte amministrativo-imprenditoriale afflitta anche da giuste preoccupazioni tenuto conto che stanno passando nutriti stormi di uccelli paduli che com'è noto non volano altissimi ma pericolosamente ad un 80/90 centimetri dal suolo. Un "a sciambere" per notare come lentamente ma inesorabilmente la Giunta di Portoferraio è stata circondata, come Ageno e soci stanno incassando colpi da ogni parte e non reagiscano, più come un pugile suonato che guarda costantemente il cronometro del tabellone per cercare quanto manca a finire il calvario. Sarebbe facile ora atteggiarsi a Cassius Clay dire: "Volerò come una farfalla, picchierò come un elefante", danzargli intorno, disorientarli, punzecchiarli e poi stenderli con un paio di colpi bene assestati. Ma che gusto c' è a maramaldeggiare con chi sta ritto per scommessa? Abbiamo fatto la nostra parte lavorandoli ai fianchi, tagliando loro il fiato, non lasciandoli avanzare di un passo senza pagare dazio quando erano ancora in forze, ora non sappiamo neanche se valga la pena di colpirli, annaspano, boccheggiano, da un momento all'altro potrebbero pure cadere da soli. Se ne occupi qualcun altro.