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Centri commerciali naturali: le esperienze dei comuni toscani

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 15 dicembre 2003

Arredi urbani, aree pedonali, parcheggi, servizi e impianti di illuminazione, sistemi di informazione e accoglienza per visitatori e turisti: queste alcune delle realizzazioni che sono servite a dare vita agli oltre cento progetti di Centri commerciali naturali, finanziati grazie alle risorse regionali e comunitarie. A presentare alcuni dei più significativi sono stati gli stessi comuni che hanno beneficiato dei finanziamenti. E’ stato questo il nucleo centrale del seminario organizzato dalla Regione, insieme al Comune di Livorno, sul tema “Qualificazione dei centri storici e commercio di qualità”. “Il 70 per cento dei progetti – ha sottolineato Marco Bertini, presidente della consulta commercio dell’Anci toscana – è stato presentato dai piccoli comuni, sotto i 20.000 abitanti. Il resto da Comuni sopra i 20.000 abitanti e da tre capoluoghi di provincia”. Sono dati significativi che testimoniano dell’attivismo di tanti centri minori toscani che hanno intrapreso politiche di valorizzazione e rivitalizzazione. Politiche che vedono nel commercio uno dei principali strumenti su cui far leva. Livorno ha presentato il suo progetto di riqualificazione del Mercato centrale, un’area di prestigio storico situata proprio al centro del cuore commerciale della città, il Pentagono del Buontalenti, a due passi dal porto. L’opera di rivitalizzazione del mercato, come ha spiegato il sindaco Gianfranco Lamberti, si inserisce all’interno di una vasta operazione urbanistico commerciale che da tempo interessa la città. Anche il comune di San Miniato ha avviato un progetto che vede, fra l’altro, l’adesione al protocollo Vetrina Toscana come elemento di riconoscibilità ed identità degli esercizi commerciali che si caratterizzano soprattutto per la vendita di prodotti agroalimentari tipici, in particolare il tartufo. Castelfiorentino ha concentrato i suoi sforzi su Centro commerciale naturale denominato delle Tre Piazze, rispettivamente sede del mercato alimentare, dei negozi e del mercato non alimentare e di altre strade del centro storico. Di grande interesse anche l’esperienza di un piccolo centro della Maremma, Campagnatico, un borgo di origini medioevali che ha utilizzato le risorse per la definizione di due centri commerciali naturali (Campagnatico e Montorsaio) che sono stati interessati a vari interventi di rifacimento della pavimentazione, chiusura al traffico, nuova segnaletica e stanno proponendosi come centro di riferimento per iniziative turistiche, culturali, gastronomiche (Palio dei Ciuchi, Festa del Vino, Fiera dello zafferano). Anche Sarteano, in provincia di Siena, ha avviato un progetto che punta a integrare fra loro le attività commerciali con le iniziative culturali e turistiche cittadine. Di rilievo la formazione per gli operatori e la creazione di un’associazione per la valorizzazione cui aderiscono commercianti e artigiani della zona. Anghiari ha lavorato sul restauro dell’antica via di Ronda e sulla sistemazione della vicina via Matteotti: i primi risultati positivi si sono già visti, con la nascita di quattro nuovi negozi.


pf panorama centro storico

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