Ancora antenne per cellulari accanto a impianti sportivi, scuole, chiese e abitazioni. Dopo la protesta degli abitanti e di Cavo, che chiedono a gran voce l’interruzione dei lavori, ora è la volta del presidio al cantiere per la costruzione dell’impianto di telefonia mobile. Completamente e consapevolmente a fianco dei cittadini che hanno intrapreso questa legittima battaglia di civiltà, Rifondazione Comunista chiede la revoca del permesso rilasciato dall'amministrazione comunale, che continua a prendere in giro la popolazione, non rispettando le leggi regionali che vietano le installazioni in luoghi sensibili e dimenticando l'impegno pubblico di discutere con la cittadinanza l’eventuale istallazione dell’antenna, tenendo conto dell’impatto ambientale e dell’inquinamento magnetico che questa comporta. Mentre c'è chi tenta di far valere il proprio diritto alla salute, le imprese che gestiscono la Telefonia Mobile, continuano ad installare ed a chiedere l’aumento del voltaggio degli impianti, come se la salute e la vita della gente fossero un particolare irrilevante dinnanzi a miliardi di speculazioni e tanti, tanti inutili cellulari che, in compenso, avranno il segnale. Ricordando che il ricorso contro il decreto Gasparri è stato accolto e che esistono normative precise sulla Telefonia Mobile adottate dalla Regione Toscana, prendiamo l’impegno di attivare i nostri Consiglieri Regionali affinché la Giunta Regionale Toscana venga informata delle evidenti violazioni normative che vengono compiute a Cavo e purtroppo su tutto il territorio Elbano.
cavo panorama