Prima occupazione poi "tregua" a Cavo, si aspetta di valutare la decisione di Bosi
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : venerdì, 12 dicembre 2003
Sospesi per venerdì 12 i lavori alla struttura della antenna di Cavo dopo che un presidio dei circa 50 cittadini, per tutta la mattinata si era schierato intorno all'impianto. La "tregua" è stata stabilità dopo che i manifestanti hanno avuto assicurazione che per la giornata di venerdì non si sarebbero compiuti lavori e dopo un contatto con l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rio Marina Fortunati che si è impegnato a contattare il Sindaco Bosi (assente dall'Elba) per riferirgli le richieste del comitato spontaneamente formatosi a Cavo. Tra gli aspetti contestati dai cittadini il fatto che la concessione relativa era stata rilasciata in regime di validità della cosiddetta "Legge Gasparri" successivamente cassata dalla Corte Costituzionale. Altro aspetto che i cavesi rifiutano di accettare è la "compensazione" offerta dalla società costituita dalla realizzazione di un campetto di calcio attrezzato da realizzare in altra sede. Il presidio è gia stato riorganizzato per la mattinata di sabato a partire dalle 8.15 fino alle ore 9, quando il Fortunati stesso riferirà sulle nuove determinazioni del Sottosegretario - Sindaco. E gli organizzatori della protesta avvertono che se le loro richieste non verranno accolte il presidio pacifico del cantiere resterà attivo. I cavesi non caspiscono perché il Sindaco abbia plaudito all'insurrezione del rione S. Filomena a Rio Marina contro l'installazione di una antenna da parte dell'allora governo di centro sinistra e adesso, nonostante le 220 firme raccolte, su una popolazione di poco maggiore, il primo cittadino al momento non si sia dato la pena neppure di incontrare la cittadinanza in una assemblea. Ma ai cavesi la determinazione non manca, e a seconda di come interpreteranno la risposta bosiana giunta in redazione nella serata di venerdì, in caso di valutazione negativa per lunedì prossimo, oltre a proseguire il pacifico presidio, i genitori non manderanno per protesta i loro figli a scuola.
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