Da una nota di Legambiente, Circolo dell'Arcipelago Toscano: La sezione tecnica/amministrativa/operativa dell’Unità organizzativa tecnica dell’Ufficio circondariale marittimo del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di Porto Santo Stefano ha trasmesso a tutti gli Enti, alle forze dell’ordine, alle compagnie di navigazione ed ai diving center interessati la copia di un’ordinanza che di fatto istituisce due mini “Aree marine protette” al Giglio, nei luoghi teatro del naufragio della Costa Concordia. Infatti il comandante del porto di Porto Santo Stefano, viste le precedenti ordinanze ed il provvedimento del 27 febbraio della Procura della Repubblica di Grosseto, «Con il quale è stato disposto il mantenimento dell'interdizione dello specchio acqueo adiacente l’isolotto delle Scole in località Isola del Giglio»; la richiesta di emissione avviso ai naviganti nr. 01.01.16/7611 dell’8 marzo del Maridipart La Spezia; il "Regolamento per la disciplina delle attività marittime e portuali nel Porto di Giglio Porto" del Comune di Isola del Giglio, approvato con Ordinanza n. 03/2004 in data 19.01.2004 e successive modifiche ed integrazioni e «Considerato l protrarsi delle operazioni nell'ambito del relitto della motonave "Costa Concordia" di bandiera italiana, n . I.M.O. 9320544, MMSI 247158500, di lunghezza 291 rnt., larghezza 38 mt., incagliata nel punto di coordinate: lat. 42° 21,48" N - long. Q1.0° 55,t8n», per assicurare il regolare svolgimento delle operazioni, individua due aree interessate «Dalle operazioni dei mezzi navali che operano nell'ambito della "emergenza Concordia", ordina che nell’area Interessata dai lavori (Datum WGS 84), cioè nella zona dove è naufragata la Costa Concordia, e nell’area interdetta isole le Scole (DATUM WGS 84) «Articolo 1. Sono vietati qualsiasi tipo di attività marittima, subacquea e di superficie, il transito, la sosta e l'ancoraggio ad eccezione dei mezzi militari e di polizia e delle unità impegnate, a vario titolo, nelle operazioni. Articolo 2. Tutte le unità in transito dovranno comunque mantenersi ad una distanza di sicurezza di almeno 200 metri dalle unità impegnate nei lavori, procedendo con una velocità di sicurezza tale da non determinare un modo ondoso che possa disturbare le operazioni in premessa citate e prestando altresì scrupolosa attenzione alle segnalazioni che potrebbero essere fatte dal personale imbarcato sulle unità impegnate nelle operazioni. Articolo 3. AI fine di non intralciare le normali attività operative, tutte le unità dirette ed in uscita dal porto di Isola del Giglio dovranno contattare, tramite VHF ch 16 elo ch 13 di lavoro, la locale Autorità Marittima o il mezzo militare in servizio di sorveglianza, prima dell'avvicinamento nella zona interdetta di cui al rende noto, al fine di essere autorizzati all'accesso ed all'uscita dal porto. Articolo 4. I contravventori alla presente Ordinanza, salvo che il fatto non costituisca diverso e più grave illecito, incorrono nelle sanzioni previste dal Codice della Navigazione e dalle altre Leggi Speciali, in relazione alla fattispecie degli illeciti commessi e sono ritenuti responsabili civilmente dei danni che possono derivare alle persone, all'ambiente marino, e/o alle cose in conseguenza dell'avvenuta trasgressione. Articolo 5. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e far osservare la presente ordinanza, la cui pubblicità verrà assicurata mediante l'affissione all'albo dell'Ufficio e l'inclusione alla pagina "ordinanze" del sito istituzionale www.portosantostefano.guardiacostiera.it.». Insomma, misure molto più stringenti di quelle di un’Area marina protetta, da zona “A” di protezione integrale, non solo nell’area del naufragio, ma anche alle Scole, dove la tragedia del Giglio è iniziata, un pezzo di Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano che, secondo la proposta della precedente amministrazione comunale di centrosinistra avrebbe dovuto diventare zona “B” destinata soprattutto all’attività dei diving center per le immersioni subacquee e che l’attuale sindaco del Pdl Ortelli e la sua compagine di centro-destra –Lega Nord stracciarono pochi giorni dopo aver vinto le elezioni. Ora alle Scole, grazie agli inchini della Costa Crociere che tanto piacevano al sindaco, di fatto c’è una zona “A” integrale dove i diving center non potranno più portare, fino a nuova ordinanza, i loro clienti. Dal Giglio fanno notare che le tanto temute “zone A” che il centro-destra agitava come spauracchio anti-Amp ora ci sono di fatto intorno al relitto, ad un passo da Giglio Porto, e intorno alle Scole e che probabilmente ci saranno problemi al traffico marittimo. «Vi immaginate – ci dice un operatore turistico gigliese - le barchette che devono comunicare via radio l'ingresso e l'uscita dal porto? E poi transitare a 200 metri dai confini...».
Giglio zone interdette alla navigazione