All’indomani della devastante mareggiata che ha colpito l’Isola d’Elba, e che si è protratta per tutta la notte, gravissimo è il bilancio dei danni elaborato dalla Guardia Costiera di Portoferraio sulla base dei dati comunicati dagli uffici minori dipendenti. I danni maggiori sono stati riportati dal Porto di Marina di Campo: 12 i natanti affondati, danni alle strutture portuali e completo insabbiamento della strada che costeggia la spiaggia. A causa delle forza delle onde è stata anche completamente sfondata la vetrata dei laboratori LOCMAN. Affondati anche 4 natanti a Galenzana, 4 a Fetovaia, mentre a Seccheto il mare, oltre ad aver affondato 20 piccoli natanti, ha gravemente danneggiato anche lo stabilimento balneare lasciando in piedi solo il tetto della struttura. Altrettanto grave la situazione a Porto Azzurro dove la violenza delle onde ha causato l’affondamento di 10 natanti da diporto e danni ad un’altra ventina di unità, nonché ai pontili galleggianti. A causa della violenza delle onde, che hanno invaso la sede stradale, veniva sospesa la circolazione all’interno del porto. Nel porto di Cavo, colpito da un mare con onde di 4/5 metri e vento superiore a 30 nodi, si è verificato l’affondamento di 3 piccole unità da diporto e danni ai pontili galleggianti gestite dalla SVAMAR. La mareggiata ha causato inoltre un ingente smottamento del materiale impiegato per il rinascimento, sulla strada di accesso al porto. Per la rimozione, si è reso necessario l’intervento del personale della Protezione Civile di Cavo. Altre due piccole unità sono state affondate nel porto di Rio Marina, dove l’ingente risacca del mare ha provocato lo spostamento di vari new jersey posti a protezione della sede stradale e una consistente erosione delle spiagge, senza però causare danni gravi alle strutture portuali. Nel Comune di Marciana Marina in loc. Chiessi, sono state distrutte dal mare 4 unità tirate in secca sul lungomare, anch’esso devastato dalla forza delle onde che hanno letteralmente sradicato gli arredi come panchine di granito, pavimentazione e alberi. Anche a Pomonte altre due imbarcazioni in vetroresina sono state distrutte. Il porto di Portoferraio, più riparato del mare e dai venti forti di sud est non ha riportato danni sensibili se non il fenomeno delle acque alte che hanno invaso parzialmente le banchine. Il pessimo stato del mare ha causato la chiusura del porto di Piombino e quindi l’interruzione dei collegamenti con l’isola già a partire dalle ore 12.00 con i comprensibili disagi per i passeggeri che sono stati costretti a trascorrere la notte in città. La rada di Portoferraio è invece stata scelta come rifugio da alcune navi, tra le quali la M/N MOBY TOMMY- partita da Olbia per Piombino con 75 passeggeri a bordo. Continua intanto l’inchiesta relativa all’auto caduta a mare. Ieri è stato eseguito un sopralluogo a bordo della nave e sono stati sentiti i membri dell’equipaggio della nave. In serata la Marmorica partirà per Livorno per effettuare i necessari lavori di riparazione. “ Purtroppo le condizioni meteo sono in nuovo peggioramento – commenta il Comandante Nerio BUSDRAGHI – per domani sono previste burrasche da Sud Ovest forza sette con vento sino a 70 Km orari e forti temporali. Si raccomanda alla popolazione di non recarsi su dighe portuali o passeggiate a mare in presenza di tali fenomeni” (foto CP ed Attilio Gavassa)
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