I cittadini portoferraiesi non debbono assolutamente abbassare la guardia sulle Ghiaie, darsi per vinti; è una questione di cultura e dignità. I cittadini portoferraiesi debbono reagire a questo ennesimo sopruso patito dal bene pubblico che favorisce la cricca dei soliti noti. I consiglieri di opposizione hanno richiesto ai residi della maggioranza portoferraiese il perchè di una gestione così, irregolare, antidemocratica, affrettata ed economicamente disastrosa per il patrimonio pubblico di quella vicenda. Nessuna risposta solo un "devo" del sindaco. Su quel "devo" sono fioriti gli interrogativi, ma a noi francamente importa poco se quel "devo" rappresentava il giungere a scadenza di una cambiale elettorale passata, o se era il tentativo di ingraziarsi "certiambienti" per un problematico futuro elettorale. Poco devono curarsi i cittadibi di buona volontà se questo branco politicamente sbandato, afflitto dalle inchieste, inviso ormai dalla maggior parte dei portoferraiesi e sconfessato anche dal maggior partito della Casa delle Libertà, pensi di carpire il favore di qualche sparsa parrocchia o loggia. Continuare a discutere a pretendere coerenza e raziocinio da questa amministrazione è peggio che difficoltoso, è assolutamente superfluo. E' invece utile reagire e reagire subito, è per noi importante che associazioni, comitati e singoli cittadini si organizzino per presentare un ricorso al TAR in cui si chieda l'annullamento della "delega a svendere" data dal consiglio alla Giunta, chiedendo parimenti l'applicazione di una sospensiva in attesa della sentenza. Questo solo per quanto attiene la regolarità di un atto che non crediamo sussista. Gli stessi soggetti potrebbero inoltre farsi promotori di un esposto alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti nel quale si chieda di verificare se l'agire della maggioranza non abbia causato un vero e proprio "danno erariale" per il Comune di Portoferraio. Sapppiamo che si sta lavorando in queste ore per organizzare proprio alle Ghiaie una manifestazione di protesta contro l'improvvida decisione della maggioranza retta a galla solo dal salto della quaglia di Pietro Galletti. Non sarebbe male se fosse quello il teatro di un lancio di iniziative tese a chiedere giustizia agli organi di tutela democratica che dovrebbero difendere i portoferraiesi di ogni convincimento da chi in questi anni ha governato, non per loro conto, ma contro di loro.
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