Legambiente esprime la piena approvazione alla scelta presa dal Comune dell'Isola del Giglio di dichiararsi parte offesa nel procedimento penale e, in un secondo momento, con la costituzione di parte civile. Del resto avevamo chiesto all'amministrazione comunale di andare in questa direzione, perchè la ritenevamo giusta e di fondamentale importanza dopo il gravissimo disastro della Costa Concordia nelle acque dell'isola, e non possiamo che esprimere anche in questa occasione la nostra forte vicinanza alla comunità gigliese. L'atto d'indirizzo approvato all'unanimità per la gestione dell'emergenza della Costa Concordia, che ha individuato nella tutela ambientale e nella salvaguardia dell'attività turistica le priorità imprescindibili, esprime con forza, chiarezza e soprattutto con una posizione fortemente coesa e unitaria dell'amministrazione comunale e dell'intero consiglio una serie di punti fermi fortemente condivisi da Legambiente. Questo atto sottolinea con chiarezza le problematiche legate alla drammatica situazione della nave Concordia che possono minacciare non solo l'ecosistema e l'ambiente naturale dell'isola, ma anche il turismo e le attività legate all'intero territorio maremmano e dell’Arcipelago Toscano. Ovviamente ci auguriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi senza ulteriori guasti e danni e nel più breve tempo possibile, ma affinchè questo percorso si concretizzi occorre vigilare con grande attenzione e sollecitare le istituzioni competenti perchè si continui a garantire la massima trasparenza e nello stesso tempo si continui a operare con competenza e professionalità. È fondamentale far sì che le richieste dei gigliesi vengano fortemente rispettate, una popolazione che è stata in grado di affrontare una gravissima tragedia umanitaria con senso civico e profonda umanità, e che ora non deve essere lasciata sola, quando i riflettori dei media cominciano a spengersi, ma deve sentirsi circondata dalla collaborazione e dal sostegno delle istituzioni nazionali e locali. E' importante a tal proposito che il governo nazionale adotti immediatamente i provvedimenti atti a fissare rotte sicure e distanze certe dalle coste delle isole minori, per tutto il naviglio pesante, con un atto dettagliato e urgente che restituisca al tragico disastro l'attenzione e il rispetto necessario. Nello stesso tempo occorre proseguire nelle operazioni di trasferimento e messa in sicurezza del pericolosissimo carburante della Costa Concordia, come sta avvenendo in questi giorni, e garantire al tempo stesso un percorso chiaro e puntuale per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, speciali e ordinari, presenti sulla nave che possono costituire anche essi un rischio per il delicato ecosistema marino dell'isola. Ma il punto fondamentale presentato dalla comunità gigliese che costituisce anche a nostro avviso una priorità è che il piano di rimozione dello scafo debba prevedere il minor impatto ambientale concepibile attraverso la rimozione della nave nella sua interezza evitando la frammentazione in loco del relitto che comporterebbe rischi molto evidenti anche dal punto di vista ecologico. L'unità e le richieste ferme e decise per evitare dopo la gravissima tragedia umana qualsiasi rischio dal punto di vista ambientale, e quindi economico e turistico, rappresentano un punto fermo che ci fa guardare alla comunità gigliese con orgoglio e condivisione, da parte nostra come abbiamo fatto fin dal primo giorno del disastro continueremo in modo puntuale a sostenere le ragioni dell'ambiente e la tutela di un'isola di incomparabile bellezza, nonché quelle di una fiera popolazione residente che sta affrontando a testa alta e con il cuore aperto un'emergenza di vastissime proporzioni. Angelo Gentili, segreteria nazionale Legambiente, Umberto Mazzantini, responsabile nazionale Isole minori Legambiente
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