I più anzianotti si ricorderanno probabilmente del Celentano ancora non predicatore, e pure poco pacifista-non violento, visto che in occasione di una sua visita all'Elba tirò un cazzottone micidiale ad un povero fava (foresto, per i fieri elbani di allora chiedere autografi era disdicevole) che si era avvicinato con la festante folla troppo a lui e alla di lui signora. Forse proprio in quella occasione Celentano capì male quello che il cazzottato gli disse e che egli intese come: "Vai a fare il guru!", suggerimento che "il molleggiato" raccolse, rendendocelo nel tempo così incline a pontificare a bischero sciolto e servirci ragionamenti da bar con licenza per superalcolici, a tariffa (i discorsi) non proprio agevolata. Ma questo è un altro discorso e forse un altro "A Sciambere", la citazione del Concionatore Massimo era rivolta soprattutto alla memoria di un finto "mistero", un caso montato da lui medesimo e da quella banda di sciamannati che gli stava intorno, definita elegantemente "Clan", che fu canzonettata in "Ma chi mai sarà la ragazza del Clan?" un rockettino orecchiabile che ogni tanto ci viene da canticchiare soprattutto parodiando e, giusto stamani, stavamo celentanando: "Ma chi mai sarà il Presidente del PNAT?" Mai come questa volta, infatti, abbiamo sentito fare una quantità di nomi di candidati all'augusto seggio dell'Enfola, e quello che sbalordisce non è tanto il numero dei (presunti) papabili, quanto i "curricula" di molti che vengono proposti e/o si autopropongono alla guida di un parco nazionale e hanno competenze scientifico-ambientali tali da non distinguere un'orchidea da un piscialletto, un opus listatum da una lastra di eternit, una tormalina da un calcinaccio, una stenella da una bavosa, un muflone da un monopattino. Nominativi che in quasi ogni caso ci ispirano il più classico dei: "Ma dove vai senza ombrello?" Sarà mica - ci viene in conclusione - che da un po' di tempo a questa parte alle cariche pubbliche tendono sempre più a concorrere due tipologie umane: quella pericolosa dei furbi interessati e quella ancor più micidiale degli ambiziosi sciocchi? Vero è che l'impagabile Oscar Wilde definì l'ambizione come "l'ultimo rifugio degli imbecilli" una zona a protezione speciale, appunto, come il Parco.
enfola sede del parco