Da venerdì pomeriggio la strada del monumento risulta chiusa al traffico e non si capisce per quali motivi… Visto che in detta strada non vi sono eventi franosi o alberi caduti sul manto stradale La mattina del venerdì 10 u.s. durante la caduta di neve ho percorso alle ore 7.00 circa il tratto M.di Campo Porto Azzurro senza difficoltà il pomeriggio ho trovato la strada chiusa dalle transenne e con divieto a inizio collina, ora chiedo se è giusto partendo dalla deviazione del bivio Valdana dove la segnaletica della provincia (gestore delle strade) indica la direzione da prendere, e dopo avere percorso 8 chilometri circa essere obbligato a fare inversione e ritornare bivio Valdana (8+8 =16 chilometri a chi devo chiedere i costi da me sostenuti) allo stesso bivio e prendere la provinciale per Portoferraio Marina di Campo, lo stesso dicasi in senso inverso loc. Filetto. Domenica pomeriggio ho percorso detta strada a piedi per vedere la situazione visto che era sempre chiusa durante il percorso si incontravano alcune piccole tracce di ghiaccio (il sale è stato usato per salare le acciughe perché sul manto non se ne vedeva) 1) mi sono chiesto se un camion e rimorchio ecc. si fosse trovato in quella situazione quale manovre sarebbe stato costretto per fare l’inversione? 2) mi domando in casi simili non sarebbe giusto lasciare il transito con i pneumatici da neve o catene? 3) ammesso e concesso che ad una delle arterie (capannone) fosse avvenuta una frana come gia capitato? 4) quali sono i criteri che hanno determinato la priorità di riapertura del Volterraio, rispetto al Monumento per importanza o su richiesta? alfine di consentire il passaggio dei molti mezzi pesanti sulla prima 5) i ghiozzi delle nevi indubbiamente sono coloro che rimuovono le transenne ma anche coloro che prendono decisioni discutibili, mettendo di fatto in difficoltà gli utenti; non era più opportuno metter i cartelli al bivio della strada per lacona e alla serra? Oggi 16 febbraio ancora la strada risulta chiusa, dobbiamo aspettare ferragosto per rendere nuovamente transitabile il monumento Resta poi da verificare la manutenzione delle strade asfalto e buche aperte da anni, cunette piene di detriti da decenni, accessi a raso che dopo tre gocce d’acqua portano di tutto sulle strade, mettendo sia in pericolo chi deve percorrere sull’elba le strade Prendo atto della endemica carenza di personale che il sig. Presidente dovrà farsi carico? ma non le decisioni che il Distretto Stradale d’Elba (LI) visto che vengono prese come o quanto meno assimilabili ai “I GHIOZZI DELLE NEVI ” Se può essere utile un elogio da parte mia e degli automobilisti elbani alfine di migliorare la viabilità stradale Bisogna solo sperare che non cadano più i soliti due metri di neve sull’isola d’elba, e arrivi presto agosto Luciano Muti - Porto Azzurro - Campo Gentile Signor Muti Crediamo che alle sue critiche, che in buona parte sinceramente non condividiamo, vorranno rispondere l'Ente ed il Servizio da lei chiamati in causa, riteniamo infatti che per quanto riguarda aspetti di organizzazione dei lavori e scelte di priorità di intervento è opportuno risponda (ove lo ritenesse utile) chi ha dettato organizzazione e scelte. Ciò premesso è incontestabile che gli operatori della Provincia siano stati (come possono testimoniarle tutti gli amministratori elbani e moltissimi cittadini) fortemente impegnati per mantenere (riuscendoci) un accettabile livello di transitabilità delle principali direttrici viarie. Sappiamo poi che tutti i dipendenti del distretto precettabili hanno lavorato per 30 ore consecutive a partire dalle 4 del venerdì "nero" o meglio bianco e che pure nei giorni successivi sono stati sottoposti ad un notevolissimo carico di lavoro, disagevole, non fosse altro che per il numero di ore trascorse all'agghiaccio. Forse un po' più di considerazione per questi sacrifici, anche da parte sua, non guasterebbe. La ringraziamo comunque per averci scritto
3 mari panorama lacona