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A Sciambere: Cuccù

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 10 novembre 2003

Abbiamo stazionato per quattro anni in sala consiliare a Portoferraio dalla parte degli eletti, sono passati da quando l'abbiamo abbandonata quasi venti anni fà, e ancora ci dobbiamo rimettere dalla devastante rottura di palle che quell'esperienza ci ha procurato. Per questo non siamo molto usi frequentare i consigli preferendo inviarci altri o vampirizzando qualche collega che ha la forza morale di sopportare il tutto. Anche mercoledì 13 Novembre saremo probabilmente assenti ma stavolta per impegni di lavoro e non per nostra scelta. Avremmo proprio voluto esserci per guardarli nel muso al momento del voto per l'alienazione di una parte delle Ghiaie. Sapete cari lettori, che vi siete imbattuti in un "A Sciambere" un po' diverso dal solito, in questo momento noi proviamo un moto di grande pena per le numerose persone perbene che hanno votato per questa sciamannata ed erosa compagine che li ha ripagati con una gestione per la quale gli aggettivi negativi sono finiti da tempo, che è arrivata a vendersi le Ghiaie. Vorremmo anzi che con noi dentro quella sala entrassero non gli oppositori del centrodestra che scommettiamo saranno numerosi, nonostante la mattinata lavorativa, ma quelli che li hanno votati, appunto per guardarli in faccia, per far loro sentire tutta la vergogna, per questo ultimo atto di una "maggioranza" ormai capace solo di trovare energia nell'isteria politica perchè è senza testa e senza muscoli, senza cuore e senza palle. Perchè si può trovare una ragione anche nel più micidiale degli errori politici ed amministrativi, si può anche (pure sentendosi rivoltare lo stomaco) prendere atto che c'è chi coltiva le clientele ed ama circondarsi cantori osannanti, si può anche giungere a fare gli inglesi davanti a operazioni che puzzano un po' di marcio dicendo: "Faccia la Magistratura" e mordendosi la lingua. Ma accettare un sopruso del genere, farsi vendere un pezzo di cuore senza fare nulla non è possibile. Sì,indignarci guardandoli uno per uno tutti in faccia, questo vorremmo fare, e solo dopo seppellirli nel ridicolo, aspettandoli fuori della Biscotteria, ma solo per cantare loro il "cuccù", come si faceva una volta: "Cuccù / cuccù / cuccù cuccù cuccù / le scale del Comune / non le salite più"


Cuculo Cuccù uccelli

Cuculo Cuccù uccelli