Assoluzione perché il fatto non sussiste. Queste sei parole segnano una svolta epocale nel caso giudiziario che sconvolse la comunità campese ed elbana nell’ottobre del 2005. Un processo durato poco più di sei anni e che ha visto coinvolti l’allora Vice Sindaco dott. Enrico Graziani, ed i due consulenti comunali Roberto Mai e Luigi Pieruzzi per presunte tangenti sulla costruzione dell’Ecocentro del Vallone nel lontano 2001. Le indagini delle fiamme gialle portarono ad un immediato arresto per il Vice Sindaco ed i suoi cosulenti, poi divenuto, dopo 19 giorni di permanenza alle Sughere, arresto domiciliare. Sei anni di indagini e processo, clamori mediatici e politici per giungere dunque ad un esito di sicuro confortante per la parte chiamata in causa: la piena assoluzione. Graziani intanto ribadisce il suo pensiero: "Ho sempre avuto fiducia nella magistrature e ribadisco che il suo operato vada sempre e comunque rispettato, non ho altro da dichiarare – aggiunge – ma voglio solo rimarcare il concetto che i processi devono essere sempre svolti con la massima serenità e disponibilità”. Alla domanda su come si sentisse dopo sei anni di “passione” Graziani accenna una risata ed ammette: “stanco ma felice, felice perché questa sentenza segna una svolta nella mia vita personale, politica e istituzionale”. Anche il consulente comunale di allora, Roberto Mai, non esita a “ringraziare tutti coloro che sono stati vicino alla sua famiglia nei momenti più bui e dolorosi. Una storia tragica – commenta – che si è conclusa nel migliore dei modi e come noi abbiamo sempre immaginato, con una piena assoluzione. Stento a credere che dal giorno dell’arresto si sia più ricreata, negli uffici comunali, quella serenità d’animo che è alla base di ogni buon lavoro che si vuol portare avanti. Oggi spero che questo giorno di festa serva anche a chi, mio collaboratore ed amico, vuole ritrovare la serenità e la pace di allora". La vicenda coinvolse tutta la politica locale e non, con le opposizioni consiliari di ieri ferme sull’idea di far dimettere Sindaco e Giunta fin dalle prime indagini della Guardia di Finanza. Se lo ricorda bene il Prof. Antonio Galli, Sindaco del Comune di Campo nell’Elba per 10 anni e quindi testimone diretto della vicenda. “Ho sempre creduto nell’innocenza dei miei uomini – afferma – mai dubitato della loro onestà e della loro completa estraneità ai fatti denunciati. Oggi mi chiedo chi risarcirà questi miei compagni di viaggio e le loro famiglie, stravolte da eccessivi provvedimenti cautelativi e sicuramente provate moralmente e psicologicamente. Anche il Gruppo consiliare Alleanza per Campo, che vede in Enrico Graziani il suo capogruppo, saluta con viva soddisfazione quanto avvenuto nella giornata di mercoledì. “Aver confidato nella giustizia e nella Legge – afferma una nota del gruppo – ha dato nuovamente i suoi frutti. Noi, come uomini e donne che hanno dato vita a quest’avventura politica comunale eravamo sicuri di questo esito, e la conclusione di oggi conferma come sia opportuno attendere la fine dei processi prima di emettere “gratuite” sentenze o peggio ancora accuse infamanti". "La fede nella Magistratura - ha ribadito ancora in prima persona Graziani - non è una novità di adesso, fin dai primi momenti ho sempre ritenuto doveroso e corretto scandire a chiare lettere che la mia fede nell'operato della magistratura era e rimane massima. A riprova di questo posso citare le mie interviste del 2003, anno del primo avviso di garanzia, dove fin da allora nutrivo la massima fiducia nell'operato dei magistrati". (foto di repertorio: auto delle Fiamme Gialle al comune di Campo nel giorno dell'arresto di Graziani)
graziani auto campo finanza 12 10 05