Una giornata all’insegna del Servizio Civile Nazionale e della protezione ambientale. Grazie alla collaborazione fra la Provincia di Livorno e il Liceo “Foresi” di Portoferraio, gli studenti di tre classi hanno visitato il battello oceanografico “Poseidon” dell’Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale. “L’iniziativa rientra tra i progetti del Liceo – spiega Nunzio Marotti, Presidente del Consiglio Provinciale – ed è orientata ad integrare l’insegnamento delle scienze biologiche e chimiche. Ma ha anche la finalità di proporre ai giovani studenti le possibilità offerte dal Nuovo Servizio Civile Nazionale”. Ma andiamo per ordine. Gli studenti, accompagnati dai docenti M.G.Battaglini ed E.Sulis, sono stati accolti a bordo del Poseidon dal Comandante Di Maio, dai suoi collaboratori, fra cui due biologi, e dal dott. Petroni. Ai gruppi sono state presentate le caratteristiche del battello e le sue attività di rilevazione delle acque marino-costiere. Gli studenti hanno potuto vedere le strumentazioni ed ascoltare le spiegazioni dalla diretta voce degli operatori. Come detto, l’iniziativa aveva anche lo scopo di presentare ai giovani le possibilità offerte dal nuovo servizio civile nazionale che, con la fine dell’obbligo militare, può essere scelto volontariamente da ragazzi e ragazze in età fra i 18 e i 26 anni ed ha la durata di dodici mesi. La legge prevede per il volontario un contributo dello Stato di circa 400 euro mensili; inoltre, si acquisiscono crediti formativi (validi per l’università e per il proprio curricolo formativo) e un punteggio per i concorsi pubblici. Può essere svolto presso enti convenzionati nei settori dell’educazione ai minori, dell’assistenza, della promozione culturale, della protezione civile e ambientale, anche all’estero. La presenza dell’Arpat ha consentito di far conoscere le opportunità in campo ambientale e, in particolare, marino. E di tutte queste cose si è parlato nel pomeriggio, presso la sala della Provincia, in un incontro organizzato da Nunzio Marotti al quale hanno partecipato i rappresentanti dei comuni elbani, dei circoli velici e delle associazioni ambientaliste. Ai responsabili dell’Arpat sono state rivolte domande sia sullo specifico campo ambientale-marino che sul servizio civile. I partecipanti hanno valutato positivamente il contributo che potrebbe dare all’Elba un servizio civile ben organizzato e coinvolgente diversi giovani. Dopo uno scambio di idee e proposte, la riunione si è conclusa ravvisando la necessità di dar vita ad un coordinamento fra le varie realtà (con gli enti locali in prima fila) per elaborare uno o più progetti di impiego di giovani volontari e stipulare le necessarie convenzioni con lo Stato. “Solo unendo le energie e le diverse competenze si potranno raggiungere risultati utili per l’isola e i giovani”, ha concluso Marotti.
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