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Provenzali: “Il vero problema è il contratto di servizio con Trenitalia”

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 05 novembre 2003

“La situazione attuale conferma la validità delle nostre posizioni già evidenziate nel Consiglio straordinario dello scorso febbraio. La gestione fallimentare del servizio ferroviario in Toscana è colpa di Trenitalia e della Regione Toscana che, in questi anni, non è stata capace di predisporre con l’azienda un contratto di servizio adeguato alle esigenze dei pendolari”. Questo il commento del Gruppo di Forza Italia alla relazione dell’Assessore Conti sui disagi e disservizi del servizio ferroviario regionale. “La Giunta Regionale continua ad aggirare la questione” sottolinea il Vicepresidente del Consiglio Regionale Leopoldo Provenzali “parlando degli investimenti della Toscana per le infrastrutture e della futura gara di affidamento del servizio, ma queste tematiche esulano dal nocciolo del problema. I pendolari chiedono risposte rapide e concrete ai loro bisogni e l’unica soluzione è la revisione del contratto di servizio stipulato da Trenitalia e dalla Regione Toscana”. In tal senso Forza Italia ha presentato un ordine del giorno in cui avanza precise proposte alla Giunta Regionale. “E’ necessario inserire nel contratto uno specifico riferimento alla politica tarrifaria (Trenitalia non può aumentare i costi dei biglietti senza il controllo della Regione) e scrivere nero su bianco il personale minimo che Trenitalia deve garantire per svolgere correttamente il programma di servizio” aggiunge Provenzali “ed infatti è ormai accertato che quasi tutti i disservizi derivano da scarsità di personale”. “Inoltre” rimarca l’esponente azzurro “i soldi delle sanzioni a Trenitalia per le inadempienze contrattuali, anziché restare all’azienda, devono servire o per rimborsare i pendolari o per nuovi investimenti logistici e infrastrutturali”. “Poiché sono inaccettabili le accuse generiche al Governo” conclude infine Provenzali, “chiediamo alla Giunta di includere un rappresentante del Ministero dei Trasporti nel comitato tecnico di gestione del contratto, come peraltro accade nella maggior parte delle Regioni”.