CAPOLIVERI. "Grazie al pubblico di ogni età che segue numeroso il rally e voglio ricordare una bambina che mi ha addirittura chiesto l'autografo alla partenza. A lei dedico le mie imprese nelle curve migliori, come pure devo dedicarle a Marco Galullo, che ogni anno mi prepara la macchina come se fosse la sua personale e non dimentico il mio amico Guido che ha atteso a lungo il mio passaggio". E' così che manifesta l'entusiasmo il pilota portoferraiese Matteo Mellini che, con accanto il padre Massimo, ha portato di nuovo alla ribalta la Lancia Fulvia Montecarlo al "Graffiti" andato di recente in archivio. Un risultato che si fa notare per il duo elbano: primi nella divisione 3, primi tra gli equipaggi elbani, ottavi assoluti. Una performance nel trofeo Locman conquistato da Marani-Varotto. E la soddisfazione è espressa pure dalla Kinzica Racing, la scuderia pisana del pilota di regolarità Mellini: i dirigenti hanno sottolineato l'importanza del continuo progresso della coppia isolana in un evento che definiscono "unico nel panorama regolaristico italiano" e viene registrato la migliore prestazione rispetto alle precedenti quattro partecipazioni alla gara. Sensazioni forti e indimenticabili per un elbano: "Partecipare alla gara più prestigiosa del proprio territorio è incredibile -commenta il pilota- ancora più grande la soddisfazione per aver avuto accanto mio padre Massimo. Eravamo 36 partecipanti, con sportivi di grande qualità, condizioni meteo perfette e partire dalla piazza di Capoliveri gremita è stata un'emozione ai confini della commozione”. Due giornate di gara intense per il duo isolano: Parata, Monte Perone, Monumento le tradizionali prove, con l'obbiettivo di "spaccare il secondo" rispetto ai tempi di percorrenza assegnati per ogni tappa, trattandosi di una corsa di regolarità. L'ottavo posto assoluto di Mellini è passato per le 60 penalità della prima giornata e le 61 della seconda, con la bella media di 7.1 penalità sui 121 passaggi previsti, sfiorando per due sole lunghezze la settima posizione assoluta. Ma al di là dei numeri, l'emozione più forte resta quella d'aver portato ancora una volta in giro per l'isola il rombo della mitica Fulvia: "I tempi in cui Munari correva con una macchina analoga sulle strade elbane sono lontani, ma l'atmosfera è sempre magica- conclude Matteo - grazie anche al pubblico di ogni età che segue numeroso". Nella medesima gara si sono fatti notare anche gli altri equipaggi elbani con Calvani-Signorini, Lotano-Ulivelli e Mecarelli-Santucci.
Lancia Mellini Rally