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Controcopertina: Vagaggini chiede le dimissioni di Logi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 28 ottobre 2003

Le ultime tristi e devianti vicende,il clima di perplessità e di smarrimento che si è diffuso ovunque, mi impongono di intervenire per sfatare, ancora una volta, quell’atteggiamento di falsa bonarietà, ammantata di menzogna, caratteristica tipica del Sig. Logi, Sindaco pro tempore del Comune di Marciana. Nella lettera del 20 gennaio 2003, dove dichiaro apertamente tutto il mio disappunto nei confronti di questa Amministrazione che continuo a definire sciatta e negligente,avevo parlato di “sintomo di un profondo disagio”. Oggi, quel disagio ha provocato una grave crisi morale. Con l’apertura dell’“Inchiesta su Marciana“ ed il successivo sequestro dell’ “ecomostro" , è stato un dilagare ininterrotto di avvenimenti così sconcertanti che in breve hanno travolto e reso “inagibile” un Comune, fino a qualche tempo fa noto per la sua tranquillità e la bellezza dei paesaggi. Mi chiedo, perciò come sia possibile, di fronte a simili eventi, mostrare un atteggiamento di distacco e falso ottimismo e non dare risposte chiare e documentate ai legittimi interrogativi dei cittadini? Dov’è andato a finire il tanto decantato dialogo con la gente? Durante questi anni non è mancato soltanto il dialogo; sono mancate la cura, la diligenza, la sensibilità e, lo ripeto, è mancato soprattutto quello slancio spontaneo, disinteressato che sceglie come obiettivo prioritario il bene della Comunità. Pertanto se non è stata effettuata una seria e concreta programmazione per nuovi interventi, né sono state inoltrate procedure idonee ad ottenere i necessari finanziamenti e neppure si è cercato di mantenere le opere realizzate, forse è perché tutto l’impegno della sua “lista civica” ,Sig. Logi , è stato profuso nel prendere le distanze dalla Giunta Vagaggini (come si legge in un articolo del 15 ottobre) “di cui non si condividevano le scelte amministrative e politiche, inadatte a tutelare e sviluppare il territorio del Comune “. Se da un lato sono concorde nel sottolineare la diversità delle scelte e di ciò sono soddisfatto, dall’altro vorrei far notare che, alla luce dei fatti, “le sue scelte”, Sindaco, non sembrano assolutamente “adatte” a tutelare e sviluppare il territorio del Comune. Queste sue dichiarazioni risuonano come un eco vuoto e privo di significato. Infatti in una prospettiva di tutela e di sviluppo sostenibile, come si spiegano la riapertura dalla Miniera di S. Rocco, il piano strutturale prima fortemente discusso, poi così ben orchestrato per favorire certamente alcuni interessi, l’incuria e l’abbandono dei paesi, il Parco della Rimembranza a Marciana, senza riguardo né rispetto trasformato in parco giochi (grande esempio di civiltà) e ancora l’orrenda costruzione di Procchio, che è al centro dell’attuale inchiesta ed altro su cui non mi soffermo.. Poco a poco, insinuandosi, un grigiore piatto, monotono, uniforme ha svilito, disorientato luoghi, contesti, avvenimenti, generando un senso di abbandono, di rinuncia, di sfiducia che pullula ovunque. Credo che adesso non sia più possibile continuare a riversare sugli altri la propria inettitudine, le inadempienze e gli errori commessi, ostentando sicurezza e facendo “finta“, quando tutto è allo sbando, di non vedere e di non sentire, avvalendosi perfino della facoltà di non rispondere. Ora è giunto il momento di parlare, di prendere atto della situazione , di assumersi le proprie responsabilità. E’ giunto il momento, Sig. Sindaco, di rendere conto del suo operato e dare le dimissioni.


procchio ecomostro

procchio ecomostro

ecomostro sequestro 1

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