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Grandine, dall'Australia a Procchio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 19 settembre 2011

Paolo Aleotti, giornalista, grande esperto di cinema e curatore della trasmissione di Raitre Che tempo che fa, ha presentato il 14 settembre scorso una serata a Poggio. Gli abbiamo chiesto di scriverne per elbadipaul. Piazza Castagneto: cuore pulsante di Poggio, prezioso piccolo borgo dell’isola d’Elba. 220 abitanti all’anagrafe, storia passata di alto turismo e presenze gloriose, voglia odierna di nuovo protagonismo compatibile; immerso nel verde e sospeso sul mare pulito di Marciana marina. Da quando un bel restauro architettonico ha cacciato via le macchine parcheggiate ed ha creato uno spazio libero al passeggio e alle iniziative culturali, l’elegante slargo può già fregiarsi del successo di Felicità Interna Lorda, il Festival che si è svolto dal 25 agosto al 2 settembre di quest’anno; e, più recentemente, dell’applaudito incontro pubblico con l’intero cast di Hail-Grandine, potente film australiano, reduce dal Festival di Venezia, dove ha ricevuto critiche lusinghiere e ha sollevato l’interesse e l’approvazione dei festivalieri alle proiezioni della sezione Orizzonti. Primo lungometraggio del giovane regista Amiel Courtin-Wilson (pluripremiato per i suoi cortometraggi visual art ai festival di Clermont-Ferrand, Cannes, Sundance, Adelaide) “Hail” è una pellicola visionaria, lucida e viscerale insieme. Prodotto prepotentemente cinematografico, entra nell’intimo di una vita vera, vissuta ai margini della società, intrisa di amore e violenza. Quando cinque anni fa esce di prigione dopo un’esistenza disastrosa, Daniel P. Jones inizia, assieme all’inseparabile adorata compagna Leanne Letch, un difficile percorso di riabilitazione. Tra i primi fatali passi di questo cammino, l’ingresso in una compagnia teatrale per il recupero di ex detenuti. Qui capita, per girare un documentario, il 24enne filmaker australiano Amiel Courtin-Wilson. Da quell’incontro, dopo 5 anni di amicizia, chiacchiere, sogni, lavoro comune, nasce “Hail”, che col suo passaggio sul maxischermo di Piazza Castagneto, di fronte ad una platea attenta di turisti e di locali, raggiunge più di un obiettivo: 1. Il successo del primo appuntamento di Poggiogreen, un progetto dell’Associazione Isola Etica che punta alla riqualificazione turistico-ambientale dell’antico borgo di Poggio, attraverso la sua conversione in albergo diffuso e residenza per artisti ecoturistica. 2. Il grande interesse suscitato tra gli spettatori da una pellicola bella ma non facile, da uno di quegli alti prodotti di nicchia che troppo spesso il sistema di distribuzione italiano bandisce dai nostri schermi. 3. La curiosità suscitata da “Danny” Jones, formidabile protagonista nonché soggetto reale della storia raccontata dal film: l’amore e l’intimità tra un uomo e una donna, le difficoltà di una vita normale, le vertigini provocate da una tragedia, la violenza senza filtri che può scaturire dalla perdita della donna amata. 4. Le connections inattese tra un pigro borgo isolano che vuol tornare a vivere ed un prodotto d’avanguardia che giunge dalla lontana Australia. Basti pensare che la concentrazione per scrivere la forte sceneggiatura di “Hail” il giovane geniale Amiel è riuscito a trovarla solo a Poggio. Che l’ha avvolto e ispirato, nel novembre di 3 anni fa, con il suo silenzio, con la bellezza struggente dei boschi e dell’orizzonte marino, e con l’influsso sottile e sotterraneo degli intellettuali che in passato avevano amato questo borgo. Per la cronaca, l’ex (tatuatissimo) galeotto Danny nel 2012 girerà in Texas un film di Hollywood, in cui interpreterà un veterano del Vietnam; a Venezia intanto ha chiesto alla sua Leanne di sposarlo, ma l’annuncio ufficiale del fidanzamento è stato dato a Poggio. Mentre il regista Amiel Courtin-Wilson ed il produttore creativo Michael Cody hanno raccontato in piazza del Castagneto del loro Flood Projects: un’Associazione che parte dall’Australia ma che guarda ad ogni Paese, tesa a rendere fluida la collaborazione e la mutua intesa tra filmmaker, cameraman, montatori e comunque operatori del mondo cinematografico. Un’iniziativa che ha già sfornato film e documentari vincitori di importanti manifestazioni, come il Sundance Film Festival, e che conta di estendere sempre più i propri benefici tentacoli. Tra i risultati, il passaggio di “Hail” sull’isola d’Elba e sulla sua perla seminascosta, Poggio. Incontro prolifico, reso possibile dal grande impegno della coppia che costituisce il motore di Isola Etica, Emilia Pignatelli ed Angelo Mazzei, nonché dalla presenza tra i nuovi abitanti di Poggio di un appassionato e generoso amante della cultura come Patrick Harford.


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