Torna indietro

L'Assemblea sul Water-Front portoferraiese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 09 luglio 2011

Note su di un incontro pubblico atteso, che potrebbe portare ad una svolta della storia urbanistica della città che fu dei Medici e di Napoleone, se migliaia di metri cubi di città saranno divelti e ricostruiti. Un piano innovativo che vuole, parole del sindaco Roberto Peria ”Attuare uno sviluppo sostenibile, rispettoso dell'ambiente, dare lavoro a 300 persone, annullare il degrado pluriennale esistente e non aggiungere cemento”. Interventi radicali di ricostruzione dall'ultimo molo, dove resiste il compassionevole palazzo Coppedé, per proseguire verso viale Tesei fino al cantiere Esaom e a seguire lungo costa per giungere a san Giovanni, dove sorgerà un nuovo approdo che comprenderà l'appoggio dei pescherecci. Quindi viali pedonali nel verde, percorsi per bici, un parco come esiste alle Ghiaie, e ancora un cinema, parcheggi tra cui uno a più piani (400 posti) al Residence, un'area per mercati e manifestazioni, una zona peep e il potenziamento della cantieristica, della nautica e via dicendo. Una rivoluzione urbanistica che intende rilanciare Portoferraio, ferma da decenni nel settore. “Ancora possibili varianti, modifiche, suggerimenti, il progetto deve essere condiviso, analizzato, lo esporremo alla Gran Guardia, lo metteremo nel sito internet del Comune", ha detto il sindaco. Al Centro de Laugier si è potuto vedere tutto ciò illustrato con un filmato, condotto dal giornalista Fabio Cecchi di Tele Elba, proiettato unitamente ad una serie di slide lanciate col pc portatile, immagini e testi spiegati dal sindaco, dopo una breve introduzione dell'architetto Parigi. Poi anche un test con scheda distribuita in sala agli intervenuti per sapere il loro gradimento o le loro proposte. La sala è stata piuttosto gremita, ma non sufficientemente secondo Gian Carlo Diversi, definitosi cittadino attivista nel suo intervento, vari i politici tra cui Mancuso, Segnini, Mazzei l'assessore che ha curato il piano per la giunta , associazioni, imprenditori. Infine un dibattito per valutare e commentare il “temuto” waterfront osteggiato da Legambiente, dalla sinistra estrema e di cui si discute da mesi. Sono questi gli ingredienti dell'incontro promosso dall'amministrazione nell'ambito della linea di democrazia partecipata, avviata dal dicembre 2010, contestata nel meeting dall'avvocato Sangalli che ha dichiarato di essere stata scarsamente coinvolta come cittadina e quando ha potuto assistere ad un appuntamento in febbraio, l'architetto già citato l'ha trattata malamente. “Per fortuna- ha detto nel dibattito la donna spogliatasi della veste di avvocato per l'occasione - il sindaco Peria è stato gentile cercando di rimediare alla stonatura del suo funzionario”. La spiegazione del primo cittadino è stata ampia, anche se, come hanno fatto notare gli oppositori, si tratta di un'utopia, termine usato dallo stesso Peria per definire il piano (utopia possibile). Lo ha evidenziato il criticamente ancora il Diversi, già compagno di scuola del sindaco al classico “L'utopia non si raggiunge mai-ha fatto notare l'internauta di “Noi cittadini dell'Elba" su Fb. Ovviamente non sono mancate linee opposte tra maggioranza e chi sta fuori dal governo della città medicea. Il rappresentante del Cna e quello degli industriali si sono detti favorevoli, vigile l'esponente dell'Italia dei valori ha detto: ”Attenzione all'approdo di san Giovanni, che non si cada poi nel fare interessi di altri e non dei residenti”. Il confronto proseguirà, la città attende soluzioni.


Water Front Portoferraio

Water Front Portoferraio