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A sciambere del doppio sputo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 08 febbraio 2005

Molti anni fa, sarà passato un quarto di secolo, conoscemmo di persona il Prof. Giuseppe Caputo, Ordinario di Diritto Canonico e Vice-Rettore dell'Università di Bologna che era stato (prima di pentirsene amaramente) uno dei dirigenti nazionali del Partito Radicale. Pippo Caputo era una persona gradevolissima che aveva la semplicità comunicativa dei grandi, e in quarto d'ora ci raccontò il Partito Radicale, narrando tratti non gloriosi di storia e distruggendo con una serie di sentenze i suoi esponenti "visti da vicino", a far capo da Francesco Rutelli di cui disse cose terrificanti. Quelle valutazioni ci sono sempre tornate in mente ogni volta che abbiamo sentito parlare di Radicali, che per conto loro non ci sono mai piaciuti molto, al pari di chiunque professa un libertarismo e/o un ribellismo generico, di norma salottiero, che sono di norma la proiezione di un essere intimamente dei piccolo (ma molto piccolo) borghese. Li abbiamo quindi intimamente considerati degli avversari dichiarati da chi vive e agisce per rivoluzionare veramente, in senso progressista, la gestione della società. Ciò premesso siamo letteralmente stomacati da questo mercato delle vacche che si sta imbastendo intorno allo schieramento dei Radicali, col centrosinistra o con la destra, in occasione delle elezioni regionali. Questa sera poi, in TV, abbiamo sentito Pannella parlare delle parti politiche che si contendono la loro ambita presenza come "palermitani" e "corleonesi" in pratica assimilando entrambe a famiglie mafiose. La cosa ci fa girare molto i coglioni (per usare un eufemismo) in primis perchè usare il termine di mafioso genericamente e a sproposito fa il gioco dei mafiosi veri (che possono pure essere politici) perchè se tutto fosse mafia fuorchè il partito radicale essere mafiosi non sarebbe (come è) certo un delitto, in secondo ordine perchè è intollerabile che ci sia chi, non avendo ancora deciso in quale dei due piatti mangerà, sputi preventivamente in entrambi. A nostro avviso dopo queste performance se fossimo un elettore del centrodestra inviteremmo i maggiorenti della Casa delle Libertà a mandare Pannella e i suoi scalcagnati scagnozzi a quel paese, viceversa se fossimo (come siamo) dei potenziali elettori del centrosinistra inviteremmo chi lo rappresenta a mandare i Radicali con Pannella in testa affanculo. Ci sarebbe un alternativa comportamentale, uguale e contraria e valida per entrambe le schiere: quella di invitare caldamente il Partito Radicale a confluire con la parte opposta alla propria, per dare alla gente una ragione in più per non votare gli altri.


Giuseppe Caputo

Giuseppe Caputo