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A Sciambere dell'area del dissenso

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 21 ottobre 2003

"Tanto volevo scende"!, disse quello che cascò dal ciuco" l'ironico adagio ci è venuto in mente apprendendo dal sito di Fabrizio Prianti che le dimissioni di Giovanni Rinunciatario Ageno da Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni delle Isole Minori, sono state confezionate a tempo di record con tanto di motivazione ufficiale prima che le medesime (dimissioni) fossero richieste da 10 colleghi di Ageno, di cui 8 della sua stessa parte politica, che stavano all'uopo preparando una petizione, nella quale pare esprimessero il loro disappunto per l'ageniale incapacità di governare acconciamente l'ANCIM. Ma prima che quei petentoni raggiungessero il basso scopo il nostro rattamente ZAC! li ha tortolati in contropiede e si è dimesso. Ovviamente in questi gravi momenti la mente ci corre a qualche mese fa quando (pepperepé!) si leggeva su comunicati biscottieri che il Sindaco nostro "con impegno e tenacia" risolveva con piglio fiero i problemi dell'Italia coriandolata in mezzo al mare. E chi dice che questo Sindaco transiterà nella storia della Città di Cosimo senza entrare nel novero degli eccellenti reggitori ferajesi dice una somma falsità. Eccelso è stato "sine ullo dubio" il suo talento nell'espandere l'area del dissenso verso la sua persona e le sue scelte. Quando fu eletto contava di un dissenso già notevole (circa il 49% dei cittadini di Cosmopoli che non lo avevano votato) ma da allora si è applicato con dovizia, riuscendo, in quattro anni e rotti, a fare incazzare democraticamente la gente portoferraiese sia a sinistra che a destra senza distinzione di sesso, età, religione, giungendo a compiere delle performance come quelle di spingere tra i suoi contestatori sia suoi consiglieri che dirigenti del suo partito. Ma il vero capolavoro si è sostanziato in questi giorni quando appunto si è saputo che dai più remoti itali pelaghi dalle genti abbarbicate sugli scogli aspri, battuti dai marosi, si levarono grida ovattate dal turbinio dei salsi venti: "Ageno .. Ageno.. Ageno.. di te facciamo a meno!" Ecco, ora l'area del dissenso a Giovanni Cartografico Ageno può finalmente dirsi misurabile in centinaia di migliaia di kilometri (o miglia marine) quadrati!