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Associazione Biowatching: Quello che pensa Barbetti non è un vero Parco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 07 giugno 2011

In merito all’articolo apparso il 6 giugno su"Il Tirreno" sulla riperimetrazione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano in cui il presidente della Comunità del Parco, Ruggero Barbetti, propone alcune drastiche soluzioni tra cui limitare i confini del Parco e estendere la caccia, l'associazione Biowatching Arcipelago toscano ha emesso il seguente comunicato: " Un Parco limitato, sul suolo dell’Elba, soltanto ad alcune aree come il Massiccio del Monte Capanne e quello del Monte Calamita, come propone Barbetti, sarebbe un assurdo anche se , secondo lo stesso Barbetti, «rivedendo i confini sarà possibile andare davvero alla valorizzazione di aree di straordinario interesse». Ma dato che ognuno di noi ha una propria testa pensante, vediamo il perché di tali affermazioni. Restringere i confini del Parco Nazionale, secondo il presidente della Comunità del Parco, servirebbe essenzialmente a soddisfare le «esigenze del territorio». Peccato che questo «territorio» è inteso ancora una volta come un qualcosa di accessorio, nursery di nuovo cemento, divertimento e svago. Un territorio visto come infinito e non limitato a maggior ragione se isola.Un capriccio umano finalizzato alla speculazione edilizia di un’isola benedetta e irriproducibile e con buona pace di quelle biodiversità ambientali che anche i nostri vecchi elbani, seppur per necessità di sopravvivenza, tenevano a cuore. Sull’eradicazione dei cinghiali: tutta l’Europa ci insegna che è solo con apposite gabbie di cattura che si contrasta il problema, e non con quella generica «caccia» suggerita dal presidente della Comunità del Parco per accontentare i cacciatori. Ricordiamo che chi ha introdotto i cinghiali all' Elba è stato il mondo venatorio per poterne fare oggetto di caccia e che si oppone ancora oggi a non eliminare del tutto dall'isola questi cinghiali incrociati con maiali è sempre il mondo venatorio che senza cinghiali non potrebbe più esercitare la propria attività. Tutti gli Enti pubblici dovrebbero accordarsi per una grande azione di comune di eradicazione del cinghiale ridando respiro agli agricoltori che ricevono i danni e alla rinaturalizzazione floristica di certe aree naturali.


prato foto beneforti

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