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La Lega: "La sinistra abbandona l’Arcipelago Toscano. Niente zona franca"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 25 maggio 2011

Dopo sei mesi di attesa, è stata finalmente discussa e votata in Consiglio Regionale la mozione della Lega Nord Toscana che chiedeva l’istituzione di una zona franca comprendente le isole che compongono l’Arcipelago Toscano. «Purtroppo – spiega il capogruppo Antonio Gambetta Vianna – per l’ennesima volta il voto ideologico della sinistra si è scontrato con gli interessi e le esigenze delle varie popolazioni isolane. La bocciatura di questa mozione dimostra ancora una volta di più che a questa Giunta non interessa nulla della Toscana, dei Toscani e delle zone depresse della nostra Regione. Per i migranti tunisini si convoca un Consiglio Regionale straordinario, mentre per le esigenze del territorio dobbiamo attendere sei mesi con tanto di bocciatura ideologica. E, purtroppo, quella di oggi non è l’unica mazzata della Giunta Rossi alle isole dell’Arcipelago. Infatti, la non istituzione della zona franca giunge dopo la privatizzazione del servizio di trasporto marittimo, il quale potrà avere ripercussioni gravi dal punto di vista socio-economico, rendendo soprattutto l’Isola d’Elba meno appetibile dal punto di vista turistico e commerciale». La mozione mirava ad impegnare il Presidente della Giunta, Enrico Rossi, a valutare, insieme agli Enti locali interessati, la possibilità di promuovere presso il ministero dell’Economia e delle Finanze una zona franca comprendente tutte le isole dell’Arcipelago Toscano. «L’istituzione della zona franca – prosegue Gambetta Vianna – è possibile considerando il regolamento CEE n° 2913 del 12 ottobre 1992 che istituisce un codice doganale comunitario, ed in particolar modo l’articolo 167 nel quale si legge che “gli Stati membri possono destinare talune parti del territorio doganale della Comunità a zona franca o autorizzare la creazione di depositi franchi”. L’Arcipelago Toscano – continua l’esponente leghista – riguarda una porzione di territorio particolarmente depresso economicamente e, nelle isole che lo compongono, si riscontrano dati preoccupanti per quanto riguarda lo sviluppo demografico. Attraverso gli incentivi e le esenzioni concessi alle imprese stabilite nelle zone franche, si sarebbe innescato un processo virtuoso idoneo a rilanciare l’intero sistema economico dell’area beneficiata, con positive ricadute sociali: creazione di nuovi posti di lavoro ed aumento del benessere della collettività. Peccato che la Giunta – conclude Gambetta Vianna – pensi esclusivamente ad attaccare il Governo e a dare vitto, alloggio e una possibilità di lavoro ai clandestini provenienti dalla Tunisia».


Arcipelago toscano mappa

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