Il problema della guerra libica, del coinvolgimento italiano in essa e delle inevitabili fughe delle famiglie dalla guerra, è una questione troppo seria per essere utilizzata a fini politici, agitando lo spauracchio di ipotetici sbarchi” sull’Isola d’Elba o chiedendo di assumere posizioni intransigenti per paura che fra i profughi vi possano essere persone “infiltrate per creare disordini…” E’ viceversa una situazione che richiede strategie precise, non improvvisate, ma coordinate con i territori e le istituzioni a questo scopo delegate. Esiste un piano per l’accoglienza dei migranti, in attuazione dell’accordo firmato fra Stato Regioni Enti Locali il 6 aprile 2011, in cui si sottolinea come “tutte le istituzioni della Repubblica responsabilmente si impegnano ad affrontare questa emergenza umanitaria con spirito di leale collaborazione e solidarietà”. A fronte di questo, la Regione Toscana ha strutturato un progetto di accoglienza che prevede non già la concentrazione dei rifugiati di guerra in strutture ghettizzanti, ma la loro collocazione in piccoli gruppi in tutto il territorio regionale assegnando alle Province i compiti di individuazione delle possibili strutture di accoglienza, con il coinvolgimento e sostegno delle associazioni di volontariato e dei servizi sociali. L’Amministrazione Comunale di Portoferraio è stata invitata, come tutti i comuni della Provincia, all’incontro organizzato dalla Provincia con i Responsabili Regionali e Provinciali della Protezione Civile, che hanno illustrato le linee del progetto di accoglienza toscano e in quella sede non si è potuto fare a meno di confermare le difficoltà a reperire strutture o case per l’accoglienza di famiglie di profughi, difficoltà fra l’altro già rappresentate sia alla Regione Toscana che alla Prefettura di Livorno, ma anche la disponibilità a rivedere la situazione sul territorio elbano, analizzando possibilità di accoglienza, coinvolgendo tutti gli altri comuni, oltre alle associazioni di volontariato ed i servizi sociali. A tal proposito è stato chiesto, al Presidente della Conferenza dei Sindaci, Dr. Vanno Segnini, di convocare un incontro di conferenza dei sindaci nel merito, al fine di avere un quadro esaustivo della situazione logistica, rispondendo quindi in modo esauriente, all’Amministrazione Provinciale ed alla Protezione Civile.
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