Da un mese a questa parte le vicende sul porto di Marciana Marina hanno avuto notevole spazio sui quotidiani locali. Si è iniziato con la discussione pubblica del “Porto in piazza” e si è concluso con l'assegnazione provvisoria della gestione pontili alla Portofino s.r.l. Associata al Circolo della Vela marinese. I due eventi hanno lasciato una scia di polemiche. Il primo ,riguardante la progettualità del porto futuro, ha creato, nella presentazione più dubbi che certezze ,suscitando , in più occasioni, il sospetto che nella manovra vi sia la volontà di realizzare opere che andranno a stravolgere , le peculiari caratteristiche del nostro ambiente riconosciuto unico per la sua bellezza. Il secondo, riguardante l'assegnazione della gestione dei pontili a seguito di gara ci pone non poche perplessità . Ci auguriamo naturalmente che gli assegnatari riescano a mantenere i propri impegni per il bene di tutto il paese. Intanto però ,si sta parlando di ricorsi avverso all'associazione ,temporanea vincitrice della gara, e questo non è certamente un buon inizio. Se poi andiamo a valutare l'offerta di chi ha vinto i dubbi si acuiscono. Settecentomila euro l'anno di canone pagato all'Ente Locale è una cifra impegnativa. Se a questa si aggiungono i costi di gestione non indifferenti ci viene difficile capire come la nuova società potrà corrispondere tariffe concorrenziali per tenere alto il flusso di imbarcazioni a Marciana Marina. Si domandano in molti del perchè la società “Cala dei medici”, gestore uscente e quindi con esperienza reale della gestione del porto marinese , abbia avanzato un'offerta ampiamente inferiore. Non siamo degli esperti di imprese di gestione portuale, ma riteniamo che qualsiasi imprenditore non vada ad intraprendere una nuova attività con l'obiettivo di conseguire una perdita. Se la nostra ipotesi non è così peregrina dove si andrà a parare per avere degli utili ? Quali altre attività dovranno fare da corollario alla gestione ? Non crediamo che la promessa di passaggio di crociere risolva il problema. Queste domande avrebbe dovuto farsele la giunta Ciumei, prima di avventurarsi in un'operazione dagli esiti incerti e, senza tanto fantasticare, prevedibilmente critici. Condividiamo le perplessità espresse pubblicamente da Sel, dalla lista civica e da Pasquale Berti. Con la scelta Ciumei si è cercato di fare cassa per il comune ,non si è pensato di sviluppare l'imprenditoria locale . Obiettivo di corto respiro, quello del sindaco e soci,che rischia di limitarsi ad una mera operazione finanziaria,economicamente favorevole per il comune, senza però calarsi in un progetto di paese di più ampio respiro, nel quale il porto diviene volano per una crescita collettiva e soprattutto per il cambiamento imprenditoriale dei suoi cittadini più giovani e attivi. Riteniamo compito di un Ente Locale responsabile quello di proporsi un progetto ambizioso, ma concreto ,indirizzato al miglioramento della qualità della vita e allo sviluppo del paese. Si poteva iniziare costituendo un organismo locale di base ( all'inizio poteva essere una società partecipata), che poteva divenire il gestore futuro del porto, iniziando a superare la parcellizzazione delle società individuali . Si sarebbe potuto stimolare la responsabilità e la partecipazione dei singoli cittadini. Ma questo avrebbe costretto sindaco e giunta a dialogare preventivamente con tutti,a darsi come valore quello di unire per la prima volta tutta la comunità , creando le condizioni per crescere insieme. Ma è stata la partecipazione la grande assente in tutta questa storia, sostituita da comportamenti arroganti della giunta Ciumei ed esclusivi verso chi avanzava critiche ( costruttive o meno) In sostanza noi crediamo che la scelta politica forte e sbagliata da parte dell’Amministrazione Comunale sia stata quella di intraprendere un percorso di netta privatizzazione di una parte fondamentale del nostro paese. Scelta ancor più sbagliata in una fase in cui l’Amministrazione sta procedendo alla stesura di un piano regolatore portuale ( che sarà approvato tra circa un anno e mezzo secondo le dichiarazioni del sindaco). Che succederà quando arriverà il momento in cui si dovrà azzerare tutto ed affidare il porto ad un gestore unico? Riteniamo che tutto ciò che è accaduto , sta accadendo e si prevede accadrà, sia una grande occasione persa per una profonda crescita della nostra comunità.
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