Siamo molto soddisfatti che dopo più di due mesi di impegno per sensibilizzare cittadini, liste civiche e partiti politici, anche il Partito Democratico abbia compreso il rischio che stanno correndo le popolazioni della Val di Cornia (e dell'Isola d'Elba NDR) se l’autostrada sarà realizzata come presentato da SAT. Ancora troppi pochi cittadini sanno che tutto il percorso dell’autostrada sarà realizzato sull’attuale variante Aurelia, e che se sarà realizzato il progetto di SAT, i caselli saranno posti a San Vincenzo nord e dopo Riotorto a sud, rendendo di fatto tutto a pedaggio anche per i residenti, e la ss 398 a pedaggio per i non residenti. Ricordiamo inoltre, per chi considera la vecchia Aurelia una possibile complanare all’autostrada, che tra La California e San Vincenzo nord negli ultimi 10 anni (e quindi con la variante aperta) sono morte in quei 19 km ventiquattro persone. Senza considerare che la strada è stata pedonalizzata o resa difficilmente percorribile nei comuni di Venturina, San Vincenzo, Cecina e Rosignano. Inoltre, come ricordava il consigliere di Suvereto Giuliano Parodi, Riguardo alla Tirrenica ci sono tutta una serie di conflitti d’interessi in atto sull’amministratore delegato della Sat (concessionaria per la costruzione della Tirrenica) Antonio Bargone, uno e trino (contemporaneamente Presidente di SAT, collaboratore dell’ex Assessore regionale Conti e Commissario straordinario del governo per l’autostrada Tirrenica). Conflitto che già di per sé dovrebbe essere oggetto di discussione su un’opera di questa importanza per l’Italia. Lo stesso dicasi per la procedura d’infrazione per la mancata gara europea che garantisce la trasparenza negli appalti pubblici e la regolarità delle gare in sede comunitaria che il commissario per il mercato interno ha aperto nei confronti dell’Italia. Il ministro Altero Matteoli doveva spiegare la natura della concessione data alla SAT senza alcuna gara, ma anche di questo a noi cittadini non è stata più data notizia. Quindi oggi viaggiamo da Piombino a Livorno gratis, fra qualche anno ci vorranno 10 euro all’andata e 10 euro al ritorno, e tanti saluti ai soldi pubblici usati per realizzare la variante Aurelia che sarà acquisita a costo zero dalla “Autostrade per l’Italia” controllata dal gruppo Benetton (quello del franchising d’abbigliamento).
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