Abbiamo apprezzato, tutti noi del direttivo del Comitato per il Comune Unico, l'appassionato intervento di Michele Rampini a commento dell'ultima assemblea tenutasi a Portoferraio il 28 u.s. pubblicato sul vostro ElbaReport, a dimostrazione di come deve essere l'apporto di tutti gli interessati a questa grande sfida che il nostro Comitato si accinge ad affrontare per raggiungere l'obiettivo del Comune Unico all'Elba. E' certo che nessuno di noi si nasconde le difficoltà di questa impresa anche se tanti avvertono che ormai i tempi sono maturi, come del resto hanno testimoniato gli amici dell'Isola d'Ischia e del Casentino pur con storie, tradizioni e procedure diverse che hanno però il nostro medesimo obiettivo: raccogliere tutte le forze di un'isola o di una zona ben delimitata per programmarne insieme lo sviluppo ed evitare i particolarismi e le divisioni di un tempo. E' questa, caro Michele, la "mission" del comitato, di tutti i comitati che produrrà sicuramente i famosi "mal di pancia" di cui si è parlato tante volte: ma erano nel conto ovviamente e noi stai tranquillo, anche col tuo e con l'aiuto di tutti gli altri elbani appassionati, cercheremo di trovare le medicine adatte a far passare questi mal di pancia a chi ha fatto e contiua a far indigestione di localismo, di campanilismo, di clientelismo, di tradizioni deleterie che non hanno fatto altro che frenare lo sviluppo della nostra isola. Ai giovani, ci rivolgeremo soprattutto ai giovani che navigano su Internet e non conoscono confini municipali, anzi neanche più regionali o nazionali e saranno loro a convincere i loro genitori i loro nonni che Capoliveri manterrà le sue tradizioni della Festa dell'Uva, Portoferraio lo sbarco di Napoleone, Rio la festa dei minatori, Pomonte la sagra dell'Ogliera e così via ma uniti tutti insieme in un comune unico, costituiranno una forza nuova per attrarre finanziamenti, ridurre le spese e realizzare quelle infrastrutture che finora non siamo riusciti a costruire come l'areoporto, la viabilità alternativa, la portualità, l'energia alternativa, l'approvigionamento idrico, i trasporti i problemi dell'ambiente. Ma soprattutto ed ecco perchè, mi rivolgo anche a Fratini, occorre far presto: l'Elba non può più aspettare se non vuol essere tagliata definitivamente fuori dalla "global competition" che il turismo di oggi impone, dato che il turismo è l'industria principale rimasta all'Elba. Un invito di divulgazione capillare quindi dei nostri programmi pienamente accolto e un invito che rivolgiamo tutti noi agli uomini e donne di buona volontà per collaborare alla riuscita di questa difficile ma possibile impresa.
Mappa Comune unico