Leggo con piacere che il sindaco di Marciana Marina ,Andrea Ciumei ,è stato eletto vicepresidente dell'ANCIM e che tra gli obiettivi che si propone di realizzare vi è quello di portare avanti la proposta di legge sulle scuole site in piccole isole. Condivido che tale iniziativa non deve avere un colore politico, ma la collaborazione di tutti i partiti che si interessano a migliorare i servizi nelle isole minori. E' vero infatti che tra i comuni dell'isola che hanno deliberato il testo vi sono amministrazioni appartenenti a schieramenti politici diversi , questo a rinforzo dell'idea che la proposta deve interessare tutti.. Non condivido invece l'espressione “ proprio perchè nata all'interno dei consigli comunali”, riferentesi all'iniziativa. Forse si tratta di una svista. I consigli comunali infatti, come del resto il consiglio provinciale, hanno dato il loro prezioso apporto per qualificare istituzionalmente la proposta di legge.. Ma la costruzione vera del testo è il frutto di oltre un anno di incontri di lavoro tra i componenti del comitato scuole elbane, elaborato in stretta collaborazione con la Regione Toscana. Credo che questo non possa essere ignorato. Se poi la Provincia di Livorno ha pensato di far propria l'iniziativa e ha invitato politici e Soggetti Istituzionali a prenderne atto,non possiamo che esserne contenti.. Chiediamo solo che ,per semplice correttezza e riconoscimento del nostro operato, tutti coloro che manifestano la volontà di collaborare ,richiedano almeno un incontro-.dialogo con noi del comitato. L'on. Silvia Velo , prima esponente a rispondere ,lo ha fatto . Nell'occasione la stessa ci ha informato che è a conoscenza di una proposta simile di legge elaborata da isole siciliane ,che richiede la stabilità del personale e che allarga l'opportunità anche alle zone montane della penisola. Le due proposte potrebbero divenire una sola, più articolata. Affermo che il comitato rimane a disposizione di tutti i politici che sono interessati e che vogliano dialogare con gli estensori del testo. Spero vivamente in una stretta concertazione tra più offerte di aiuto bipartisan nell'interesse collettivo. Colgo l'occasione per informare che la proposta fa parte di una idea più ampia di rinnovamento della scuola elbana , almeno per quanto riguarda la scuola di base. Sono state individuate infatti potenzialità strutturali, organizzative, esperienziali che se mese debitamente a frutto potrebbero far divenire le nostre scuole un modello sperimentale per tutte le altre delle piccole isole d'Italia. Occorre anche in questo caso concertazione.
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