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Le politiche sanitarie all'Elba - documento di Sinistra Ecologia e Libertà

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 24 febbraio 2011

Le recenti politiche di taglio ai servizi sanitari, diretta conseguenza delle manovre promulgate dall’attuale governo, il cui ispiratore è Tremonti, colpiscono in maniera chiara, evidente ed indiscriminata le piccole e disagiate realtà, tra cui l’Isola d’Elba. Ben nota è la misura del taglio dei fondi destinati al cosiddetto “Progetto Elba”. Non altrettanto chiara è invece la politica con cui, questa giunta regionale e la direzione aziendale della ASL 6, intendono agire per non mettere in crisi i servizi essenziali di una comunità critica come quella elbana. Da alcuni anni, ad esempio, il Progetto Elba finanzia in maniera sostanziosa il servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica). Il servizio è costituito da tre postazioni localizzate a Marina di Campo, Portoferraio e Rio Marina, distribuite in modo tale da coprire i versanti occidentale, centrale ed orientale. Le distanze, si sa, all’Elba sembran piccole, ma in realtà sono notevoli e raggiungere, ad esempio, Lacona dal Cavo (entrambe zone servite dalla postazione di Rio Marina) può richiedere parecchio tempo. Pensiamo se si tratta di dover intervenire in maniera tempestiva su una emergenza. Inoltre per 9 mesi l’anno c’è solo un medico di emergenza sanitaria localizzato a Portoferraio. È chiaro quindi che spesso le emergenze, in prima battuta, durante tali mesi, vengono gestite dai medici di Guardia Medica. Anni fa, l’allora assessore alla Salute, Enrico Rossi, modificò il rapporto ottimale tra medici e popolazione; ne venne fuori un quadro per cui l’Isola d’Elba avrebbe dovuto avere una postazione di Guardia Medica in meno. Da quel momento in poi la postazione “di troppo” venne finanziata con il denaro del Progetto Elba. Con gli attuali tagli agli enti locali, Regione e direzioni sanitarie, si sono trovati in difficoltà a coprire finanziariamente alcune situazioni. Il Progetto Elba viene colpito in maniera significativa. Esiste quindi il rischio concreto che una postazione di Continuità Assistenziale venga meno. E qui comincerebbero i veri e gravi problemi per la popolazione: mancanza di una vera continuità assistenziale, incapacità per i medici di poter coprire in maniera adeguata le urgenze e le emergenze, dilatazione dei tempi di attesa per chiamate multiple per l’aumentare delle aree da coprire, assenze prolungate dall’ambulatorio per visite domiciliari che si protrarrebbero a lungo. Quale sarebbe poi la postazione colpita? Rio Marina, Marina di Campo o Portoferraio? Con quali tempi applicare questo taglio ad un servizio di base? Come giustificare i soldi spesi fino ad ora per migliorie ed adeguamenti telematici effettuati proprio dall’azienda per rispondere in maniera efficiente alle mutate richieste degli utenti? Siamo d’accordo con il fatto che una buona sanità si basi anche sulla lotta agli sprechi e SEL è pienamente disponibile ad iniziare un percorso in cui sia possibile individuare le situazioni in cui i fondi non vengono gestiti in maniera adeguata, magari garantendo privilegi oggi non più sostenibili. Siamo pronti a sostenere politicamente proprio una lotta di tagli ai privilegi e a un miglioramento di quelle che sono le risorse in campo nella sanità elbana. Sosteniamo quelle politiche atte ad aumentare le risorse per le aree critiche e basilari per una comunità insulare come, e soprattutto, la Guardia Medica, il servizio di 118, il Pronto Soccorso, la futura ed auspicabile area di Osservazione Breve, inclusa quella Intensiva, la Medicina Interna, Ostetricia, Ginecologia e Pediatria, affiancati da una area chirurgica, magari orientata solo alle urgenze. Il tutto con la chiara volontà di riformare il territorio (Medici di Guardia, specialisti territoriali, diagnostica territoriale, infermiere di guardia), vera pietra angolare capace di creare da un lato una risposta rapida ed efficiente al vero fruitore di sanità, il paziente over 65, dall’altro di ridurre in maniera significativa gli accessi impropri al Pronto Soccorso e al ricovero ospedaliero, vera fonte di costo. Alessandro Brunini– Coordinatore provinciale per le politiche sanitarie di SEL Grazia Mazzei- Coordinatrice Circolo SEL “Patrizia Piscitello”


ospedale laterale destra

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