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Genocidio in Libia: Legambiente: "L’Italia apra le frontiere"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 23 febbraio 2011

Legambiente: “La comunità internazionale non può rimanere in silenzio di fronte a un tale genocidio. Imbarazzante il comportamento dell’Italia. Si aprano le frontiere e si predisponga invece, un idoneo e immediato intervento”. Così Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente ha commentato la situazione d’emergenza in corso in Libia. “Mentre si consuma un eccidio senza precedenti in Libia, l’unica preoccupazione dell’Italia è quella che non si rompa la “diga anticlandestini”, creata con il trattato Italia-Libia – ha proseguito Muroni. Siamo imbarazzati dai rapporti e dalle convenzioni stabilite dal nostro Paese con il colonnello Gheddafi sulla “prevenzione clandestina”, dietro cui si nascondono continue violazioni dei diritti umani. E’ necessario che il nostro Paese accolga l’appello dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati e apra le frontiere nazionali e ci si schieri concretamente a favore di un intervento immediato della Comunità internazionale per fermare al più presto questo genocidio”.


Libia carta geografica

Libia carta geografica