Nel nostro precedente intervento sulla fusione dei comuni riesi, avevamo previsto che la proposta avanzata dal sindaco di Rio Marina nella sua lettera aperta al Sindaco di Rio Elba avrebbe avuto, fra gli altri pregi, quello di costringere le forze politiche ad una riflessione seria, civile e costruttiva. Che sarebbe stato, insomma, un salutare ritorno alla politica, dopo una stagione di polemiche scalmanate ed infruttuose. Salvo qualche trascurabile dettaglio, l´ultimo intervento delle sezioni riesi dei D.S. sembra confermare esattamente questa facile previsione, e di questo non possiamo che rallegrarci. Il merito della loro risposta, tuttavia, ci pare viziato da un errore d´impostazione di non poco conto, che forse condividono in parte con il Sindaco Schezzini. Partendo da una posizione iniziale favorevole, infatti, i D.S. passano presto alla rassegna di un nutrito elenco di condizioni e preoccupazioni (alcune inutili, altre eccessive), in cui rischiano d´impantanarsi le loro stesse (dichiarate) buone intenzioni. Per intendersi, è una preoccupazione senz´altro inutile quella della pari dignità dei due comuni nel processo di fusione (perché ci dovrebbe essere un´annessione?); e invece pare francamente eccessivo pretendere un "percorso virtuoso" preliminare. La sua unica virtù consiste nel complicare inutilmente le cose. Speriamo di sbagliarci, ma questa risposta "problematica" ci pare un po´ troppo compiaciuta per non essere una pantomima. I dirigenti dei Democratici di sinistra conoscono troppo bene la differenza che passa fra un processo politico ed un iter di carattere istituzionale. Non possono pensare che una qualche intesa politico-amministrativa possa davvero essere una condizione per avviare un processo istituzionale di fusione, come se fossero necessarie chissà quali prove d´amore. Se si è d´accordo si passi dunque al voto favorevole dei Consigli comunali. Infine ci tocca dedicare qualche riga ancora anche al curioso intervento del signor Danilo Alessi, il quale adotta una bizzarra argomentazione: se la fusione riese è buona, quella elbana è ottima, e se non lo riconoscete siete in malafede. Allora, per essere più chiari: per noi il COMUNE UNICO ELBANO non è solo una strada lunga e tortuosa, è anche sbagliata. Dire che per questo ignoriamo la gran trovata dei municipi, contenuta nel testo unico, equivale a sostenere che la smania della sinistra per un governo unico centrale si spiega col fatto che da quelle parti non si è mai sentito parlare di federalismo e sussidiarietà, principi contenuti in ben altre carte (e infatti non lo diciamo). Insomma avversari come questi, se non ci fossero andrebbero inventati!
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