Torna indietro

Un altro ricordo di Marietto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 28 gennaio 2011

Non voglio essere serio, né tantomeno serioso…e vorrei poter non essere, senza sicuramente riuscirci, rattristato… Non voglio che quest’ombra, che da stamani alle 9,30 scende da monte giove con inesorabile cupezza, riesca ad imprigionarmi per farmi dire tutte quelle cose, le solite, che si dicono in queste circostanze…non voglio essere retorico o, come avrebbe detto lui, democristianaccio… Non voglio mostrare agli altri un dolore come fosse una maschera adatta al contesto, come se fosse l’esibire convenevole tristezza una qualche sorta di rimedio per il vuoto che resta… Non vorrei neanche farla tanto lunga, perché andrei a contrastare la sagacia fulminea che lo distingueva, sembrerebbe di gettare polvere sulle battute taglienti che andavano ogni tanto, come lampi estemporanei d’ingegno, ad illuminare la banalità della consuetudine che ci circonda… Le parole sono misteriosi strumenti, un numero finito di termini da mescolare tra loro come occulte sostanze da alchimista che solo pochi sanno abbinare in modo da ottenere preparati miracolosi…ognuno di noi ne fa una cernita, un po’ come scegliesse pietre dalla spiaggia per fare i saltarelli, avendo cura di selezionare quelle piatte, quelle che crede siano più adatte… Ma io voglio proprio ricordare come quella persona riusciva adottenere dieci rimbalzi sulla superficie del mare pur avendo scelto di usare pietre pesanti e rotonde, corpi morti recuperati e trasformati per l’occasione… Voglio adesso pensare proprio a questo, a un sasso che salta sul mare allontanandosi dal bagnasciuga…e nel suo saltare si capisce che è un atto senza fine, che né la gravità né l’attrito con le onde riusciranno a fermarlo… E ad ogni salto verso l’alto segue una ricaduta che precede un nuovo balzo, in un moto perpetuo…certo, la pietra si allontana sempre più dai nostri occhi, fino a diventare un puntino indistinto prima di scomparire…ma ognuno di noi, guardando verso il mare aperto, può ancora “vederla” saltare con gli occhi della mente, libera dai pregiudizi e dalle convenzioni…inarrestabile…


Marciana Marina Scorcio dal Mare

Marciana Marina Scorcio dal Mare