A seguito delle pubbliche dichiarazioni pervenute a mezzo stampa dall’Unione dei Comuni, l’Amministrazione comunale di Capoliveri intende fare luce sulle proprie competenze e il proprio operato riguardante il percorso amministrativo della realizzazione del Canile comprensoriale. In omaggio alla trasparenza amministrativa e per chiarezza nei confronti dei cittadini che attendono un servizio sul territorio, viene riportata una sintesi di procedure specifiche complesse, all’interno delle quali sta il motivo del contendere tra gli enti interessati. L’ultimo atto redatto dall’amministrazione porta la data del 10 Gennaio 2011, ed è una lettera a firma del sindaco Barbetti indirizzata all’Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano, ai Sindaci dei Comuni elbani e per conoscenza alla Regione Toscana, Direzione Generale diritti di cittadinanza e coesione sociale, con la quale si trasmette la relazione di merito redatta dagli uffici comunali competenti. In questa lettera, i tecnici del Comune di Capoliveri ricordano di aver più volte sollecitato l’Unione dei Comuni, sia formalmente che per le vie brevi, alla produzione degli atti propedeutici alla presentazione di DIA o Permesso a Costruire e cioè: il frazionamento catastale dell’area da cedere, la cessione gratuita dell’area privata relativa al sub comparto Fc (area canile) e l’approvazione definitiva del PUI con relativa convenzione. Ricordano inoltre che durante l’incontro del 27 Settembre scorso, avvenuto presso il Comune di Capoliveri - presenti l’Assessore Comunale/Presidente dell’Unione dei Comuni ing. Claudio Della Lucia, il Sindaco, i tecnici comunali di Capoliveri e i privati interessati - si era concordemente convenuto che con l’atto unilaterale d’obbligo, con il quale i proprietari avrebbero dato la piena disponibilità all’avvio delle procedure per la realizzazione del canile, l’Unione dei Comuni avrebbe potuto avviare le procedure per l’espletamento della gara finalizzata alla realizzazione del Canile Comprensoriale. L’atto unilaterale d’obbligo è stato prodotto dalla società Agricola Beta il 29 Ottobre scorso, è stato inviato sia alla Regione Toscana che all’Unione dei Comuni, è stato successivamente recepito dal Comune di Capoliveri con atto di Giunta n.258 del 05/11/2010 e di nuovo trasmesso all’Unione dei Comuni il 26 Novembre 2010. Il Comune di Capoliveri ha dunque espletato tutti gli atti necessari, come collegialmente stabilito. In merito alla tempistica, nessuna inadempienza può essere imputata al Comune di Capoliveri, che ha sempre suggerito all’Unione di redigere direttamente gli atti per il frazionamento, anticipando i privati che hanno l’interesse di frazionare l’area solo al momento dell’approvazione del proprio Piano di Recupero. Questo aspetto viene ribadito anche nel verbale di riunione del 27 Settembre 2010, dove si legge che il frazionamento è ha carico del privato e che nell’atto unilaterale d’obbligo sarà allegata una planimetria nella quale si evidenzierà il confine del progetto che interessa l’area del canile comprensoriale, mentre è inteso che il frazionamento verrà prodotto dai privati al momento dell’approvazione del piano di recupero. In sostanza, poiché la variante urbanistica relativa al canile comprensoriale (approvata nella passata legislatura) non definisce i tempi da parte del privato per il frazionamento dell’area, l’Unione dei Comuni dovrebbe provvedere immediatamente a predisporre il frazionamento dell’area per anticipare i tempi. Alla luce del frazionamento, il privato cederà l’area al Comune, successivamente il Comune potrà approvare definitivamente il PUI che deve essere redatto dall’Unione dei Comuni, con la relativa convenzione. In virtù di queste puntualizzazioni, appare chiaro che qualora si cerchi un “colpevole” sul ritardo nell’espletamento del procedimento e su un eventuale danno economico per la mancata erogazione del contributo regionale, non è da intravedersi nel Comune di Capoliveri, il quale non ha in capo nessun incarico di progettazione del canile comprensoriale, bensì è il soggetto istituzionalmente competente all’approvazione degli atti di governo del territorio propedeutici al rilascio del permesso.
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