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A Sciambere a Luci Rosse

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 03 gennaio 2011

Con quale mezzo riesce la borghesia a superare la crisi? Per un verso, distruggendo forzatamente una grande quantità di forze produttive; per un altro verso, conquistando nuovi mercati e sfruttando più intensamente i mercati già esistenti. KARL MARX, Manifesto del Partito Comunista Ma vada a farsi fottere!!! MASSIMO D’ALEMA, da una puntata di Ballarò Nutro una venerazione per Massimo d’Alema, dico davvero. Anzi, mi fa proprio eccitare sessualmente. Pensateci: abbreviate il nome in Max d’Al, e sembra una pornostar. Anche il baffo ha un che di attore hard anni '70. Oh ragazzi, lo so che Elbareport è un sito per famiglie timorate, e Max d'Al è roba forte, ma questi sono tempi di satira insaziabile. Comunque non temete: adesso finisce la parte lacrimevole del pezzo, e inizia quella demenziale. Infatti parliamo del vero Max d’Al, protagonista del film porno della sua carriera politica. Il nostro impareggiabile statista (!?) si è segnalato ultimamente per un altro passo verso la canonizzazione da parte della chiesa confindustriale. Come se non si fosse già consegnato abbastanza alla invidia delle generazioni future. Invidia, ovviamente, nei nostri confronti, per averlo sopportato. No, il nostro ha voluto scolpire il suo nome nella storia aggiungendo un’altra perla a una collezione che annovera la guerra oscena nel Kosovo, le regate con la Icarus e la gara di rutti con Condoleezza Rice. Ecco l'ennesimo capolavoro del nostro. Gustatevelo con calma tibetana, che io vi aspetto qui. www.youtube.com/watch?v=ey029ECCC6c Ovviamente la posizione di Max d'Al sull'accordo (maddeché) di Mirafiori e Pomigliano non è isolata all'interno del Pd, ma anzi diffusamente condivisa. Da Fassino (oh, a proposito: sentivo davvvvvvvvvvvvvero la sua mancanza...) a Marini (che ere geologiche fa si credeva un sindacalista). D'altra parte cosa volevate aspettarvi da un partito la cui eutanasia finale non poteva non essere questa, dopo che proprio i suoi esponenti hanno dato l'avvio agli strumenti di ricattabilità di sempre più larghe fasce di lavoratori (le misure in favore della precarietà introdotte con il pacchetto Treu, governo Prodi I; vietato dimenticarsi queste cose, please), e poi proseguite senza freni dagli sconci governi di destra – complice la Confindustria – martellando a pezzi sempre più grossi le conquiste sociali degli ultimi cinquant'anni. E che da almeno gli anni '90 a questa parte hanno cercato di convincerci – con la stessa autorevolezza di chi per televendita propone Rolex d'oro a 10 euri – che la classe operaia è morta. E molti di essi magari cercavano di convincere se stessi, negli anni '60, che il potere poteva essere utopisticamente operaio. Adesso che invece è il potere imprenditoriale a essere più vivo e cazzuto che mai, si sono convinti che è meno utopistico lottare duro e senza paura dalla parte del padronato. Gli operai si rassegnino, dunque. Tra i rabbuffi amichevoli ai “compagni che sbagliano” Marchionne e co. (cattivelli, perché escludete la Fiom? Limitatevi a invitarla a una briscolata), il paternalismo di Max nei confronti degli operai raggiunge il lirismo della paraculaggine: in nome del “destino produttivo di Mirafiori” bisogna piegarsi a un contratto penalizzante nei diritti. Sì, piegarsi a 90 gradi. Povero Pd! Non è lui che non sa farsi ascoltare nelle fabbriche, sono gli operai che non si sforzano di farsi sodomizzare. Ma se il compagno Massa smette di subire, il “compagno” Max rischia di fare la figura del sindacalista che predica a chi gli volta le spalle. Chi è il compagno Massa? Ma bisogna proprio spiegarvi tutto! Guardatevi questo spezzone di capolavoro, che intanto io vado a mettere su un po' di musica. Perché questa volta la rivoluzione la faremo divertendoci. www.youtube.com/watch?v=nE59NDKC7TY Andrea Galassi Caro Andrea Devo dire che il tuo intervento mi perplime un po', e non tanto perché mi hai fatto toccare con mano che c'è chi nutre verso Massimo Findus D'Alema una antipatia perfino superiore a quella che provo io (che è tanta roba), ma per le tue fantasie "erotiche" iniziali che non condivido affatto, considerando di gran lunga più spendibile Rocco Siffredi come statista di quanto veda il Baffino nel ruolo di pornostar ancorché "vintage". Ti dirò anzi che se per dannata ipotesi, si scoprisse in qualche cineteca dell'ex-unione sovietica, un filmato "privato" di quelli che amabilmente usava confezionare il KGB di Putin, anche "taroccato" con un sosia del nostro impegnato quale performer porno, e me ne fosse imposta la visione (hai presente Arancia Meccanica?), ne subirei un trauma che accelerando drammaticamente la mia senescenza sessuale, mi condurrebbe alla totale ed irreversibile castità. Il resto, a parte qualche distinguo (magari ci fosse ancora un Prodi in luogo di questa inetta banda del corpo sciolto ad occuparsi dei casi nostri!), posso anche passartelo per buono (o per discreto). PS: Il "vada a farsi fottere" a Ballarò (che non era indirizzato a Marx) è stata una delle rare dichiarazioni del Surgelato che ho pienamente condiviso.


Karl Marx

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