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Residenze Napoleoniche elbane arricchite da altre stampe e disegni d'epoca

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 19 dicembre 2010

Ancora un importante arricchimento per i Musei Nazionali delle Residenze Napoleoniche dell’isola d’Elba. Dopo la recente acquisizione dei nuovi arredi di epoca napoleonica, il Sovrintendente Agostino Bureca presenta oggi (giovedì 16 dicembre), insieme al Direttore dei Musei Roberta Martinelli, la raccolta di stampe, disegni e acquarelli provenienti dalla collezione privata di Renata Frediani di Lucca, che grazie ad un contratto di comodato gratuito potranno essere ammirati dal pubblico nelle due sedi museali dei Mulini e Villa San Martino. La collezione è il risultato di un’ampia, costante e rigorosa ricerca professionale compiuta da Renata Frediani attraverso i canali dell’antiquariato, selezionata per l’importante valore storico e artistico. Si tratta di 26 splendidi esemplari in massima parte di produzione francese che risalgono al secolo XIX e presentano caratteristiche esecutive e formali di notevole qualità e preziose cornici coeve alle opere. Il comodato, indicato dal Codice dei Beni culturali secondo le nuove linee operative volute dal Mibac, permette un nuovo rapporto tra pubblico e privato nell’ottica della valorizzazione delle strutture museali nazionali: un privato può infatti mantenere la proprietà assoluta di una collezione, consentendone però la fruizione al pubblico per un tempo minimo di 5 anni. Le opere: ispirate a celebri dipinti dei maggiori pittori del periodo Impero - quali David, Gerdard, Vernet, Delaroche - le stampe ripropongono i principali nuclei tematici tipici dell’iconografia napoleonica: dalle scene di battaglia alla ritrattistica, sino alle scene intime e familiari; non mancano tuttavia esemplari che spiccano per originalità, come ad esempio il ritratto di Napoleone risultante da una composizione di cartoline illustrate (scheda numero 14), la serie di acquerelli a colori (scheda numero 17 della serie Allemagne) od opere ispirate al culto napoleonico che si è diffuso successivamente alla sua morte (la numero 13, “Resurrezione”). La numero 2, “Adieux de Fontainebleau” (11 avril 1814) è la celebre rappresentazione della scena del commiato tra Napoleone e i soldati della guardia imperiale nel momento della partenza per l’isola d’Elba. La numero 6, “La Chasse à Fontainebleau”, illustra una scena di caccia nella foresta di Fontainebleau; l’Imperatore è rappresentato su un cavallo bianco nell’atto di rivolgersi a Josephine che, seduta sul calesse, implora ed ottiene da Napoleone la salvezza dell’animale. La 12, “Derniers adieux de Napoléon à sa famille”, rappresenta un Napoleone diverso, colto in un momento di intimità familiare mentre tiene sulle ginocchia il figlio, il piccolo Re di Roma, all’età di un anno; di fronte ai due è raffigurata seduta la seconda moglie di Napoleone, l’Imperatrice Maria Luisa d’Austria, e sullo sfondo la governante del piccolo, Madame De Montesquiou. Per accrescere il pathos di questo quadro familiare sono anche disegnati, a terra, i giocattoli del bambino.


Napoleone nuove stampe 1 adieux a fontainbleu

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Napoleone nuove stampe 2 villa san Martino

Napoleone nuove stampe 2 villa san Martino

Napoleone nuove stampe 3 en allemagne

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