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Controcopertina: Chi ha spento la luce

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 29 settembre 2003

«Col black out alle 3.30 di notte non ci vengano a raccontare, Marzano e i suoi colleghi, la solita favoletta del sovraccarico della rete. La gestione e l'efficienza del sistema elettrico, è dimostrato, fanno davvero acqua da tutte le parti». Così Ermete Realacci, presidente di Legambiente, ha commentato l'interruzione di energia elettrica che ha colpito il nostro paese. «Possiamo dire che Berlusconi è riuscito a vincere la sfida con Bush almeno in questo campo. In Usa sono rimasti al buio alcuni milioni di persone, qui tutta l'Italia» ha proseguito Realacci. «Bisogna intervenire assolutamente sul sistema energetico e riteniamo che non possa farlo chi oggi non è stato in grado di garantire che l'Italia non rimanesse al buio. In attesa di capire tutte le responsabilità, riteniamo necessarie le immediate dimissioni di Bollino». In Italia non esiste un piano energetico nazionale, e quelli regionali, quando esistono, sono discutibili, limitati e insufficienti. In Italia si scambia il piano energetico con quello di sviluppo della produzione energetica e la politica energetica è stata affidata al libero mercato. Il il black out che ha abbuiato l'Italia, che non dipende da picchi di consumo, è servito però a far montare un isterismo politico che ha come unico fine quello della realizzazione di nuove costose ed inquinanti centrali. Invece, la strada da seguire è quella dell'efficienza energetica di impianti, industrie ed elettrodomestici, occorre ridurre i consumi superflui legati a elettrodomestici energivori, come i condizionatori d'aria, con un risparmio potenziale del 40% lavorando sull'efficienza energetica. Bisogna scegliere con decisione la strada delle fonti pulite e rinnovabili e non ritirare fuori il nucleare bocciato dagli italiani che rimane rischiosissimo e anti-economico. Solo per rispettare il Protocollo di Kyoto l'Italia dovrebbe raddoppiare la quota delle fonti rinnovabili, che copre ora circa il 9% del fabbisogno nazionale. Eolico e fotovoltaico sono le energie migliori per avere la sicurezza degli approvvigionamenti. E' possibile che l'Italia sia il paese del sole ma che la Danimarca, la Germania ed altri grigi e nebbiosi paesi del Nord Europa producano più energia solare di noi? Per far questo non sono necessarie nuove mega-centrali che saranno operative fra molti anni, ma sono necessari subito incentivi che però non appaiono nella legge finanziaria.


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