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Dalla CM: il Forum di Agenda 21 - Progetto di recupero del castagneto di S.Cerbone

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 28 maggio 2005

Agenda 21 Convocati giovedì scorso a Livorno dall’ assessore provinciale allo sviluppo economico ed alla concertazione, Simone Bartoli, i referenti dei 4 Forum Locali di Agenda 21 livornesi; per l’ Elba il presidente della CM Danilo Alessi accompagnato dall’ assessore Gianfranco Pinotti. Bartoli ha fatto il punto della situazione dal 2002, anno di nascita dei Forum locali, per ribadire la necessità di considerare le Agende 21 e la loro elaborazione sullo stato dell’ambiente, degli strumenti conoscitivi permanenti, una base per programmazione dei Piani di Azione per Sviluppo Locale della provincia (PASL) assieme al tavolo di concertazione di recente costituito . Pinotti ed Alessi hanno messo in risalto il percorso comprensoriale , l’ individuazione delle criticità e, in pieno accordo con tutti i presenti, la necessità della concretezza, l’ intenzione cioè di passare poi dal monitoraggio all’ individuazione e al finanziamento di progetti che avviino a recupero i ritardi individuati. Acqua e depurazione, Rifiuti, Energia e Mobilità, Mare e Coste le questioni individuate. Il castagneto di San Cerbone Presentazione all’ aria aperta, venerdì mattina, con il Sindaco di Marciana Luigi Logi, Umberto Mazzantini per il Parco Nazionale, Alessi e Pinotti della CM, per il progetto di recupero di circa 2 ettari di castagneti attorno alla Chiesa di S Cerbone. Un progetto pilota per mantenere e valorizzare una tipicità , commissionato dalla Slow Food elbana di Carlo Eugeni alla DREAM ITALIA srl e fatto propria dalla Comunità Montana che ne ha finanziato la realizzazione – come ricordato dall’ assessore Gianfranco Pinotti –con i fondi regionali della montagna; Stefano Bracciotti di DREAM ha quindi illustrato tecnicamente il progetto che partirà in ottobre per quanto riguarda la potatura e i lavori sulle piante ( il periodo giusto ) e che interessa anche la sistemazione dell’ area intorno la chiesa e il sentiero della GTE incluso. La particolarità di questi alberi da frutto, una variante del castagneto acidofilo, situati tra i 320 e i 570 metri di altezza ed abituatisi ad un clima in parte salino, è quella di aver modificato in maniera gradevolissima le qualità organolettiche delle castagne. Una vera e propria peculiarità gastronomica elbana, tassello di quella Isola Slow lanciata nei giorni scorso a livello nazionale assieme all’ Azienda di Promozione Turistica, “ un investimento concreto – ha concluso Alessi – verso quell’ integrazione dell’ economia elbana e dell’ Arcipelago, basata sulla valorizzazione delle tipicità, della montagna, dell’ agricoltura di qualità, che possono essere uno dei valori aggiunti per risalire la china dell’ economia locale”.


Alessi al lavoro

Alessi al lavoro

castagni

castagni